 |
Credo e non è solo la ripetizione di una formula asettica che occupa spazio nella memoria.
Credo che Tu sia il Figlio di Dio e quando riesco a dirlo con semplicità e verità, la vita s’illumina di senso e in un solo momento si accende il desiderio di andare oltre l’apparenza, di sapere qualcosa di più, di non accontentarmi né di quello che dice la gente e neanche del parere degli esperti del settore.
Credo e ti chiedo di aiutarmi a credere di più; quando soffia il vento contrario fatti sentire più forte e quando la solitudine opprime, donami la consapevolezza che sono comunque in tua compagnia.
Credo e cerco di riconoscerti mentre spezzo quel pane che diventa il tuo corpo o mentre ascolto la disperazione di chi vorrebbe ritrovarti.
Credo e ti ringrazio perché da Pietro sino a Leone non hai mai fatto mancare il segno della tua presenza in questa nostra storia.
Credo e con Paolo cerco di attraversare quel territorio che non ho ancora esplorato e di sciogliere la lingua per comunicare con chi abita a due passi di distanza, ma sento ancora incredibilmente lontano.
Credo e cerco di superare la diffidenza che talvolta si fa spazio nell’anima generando non poca confusione.
Credo in Te e non mi lascio distrarre da chi attende che gli alieni ci vengano a salvare o si affida all’intelligenza artificiale per avere qualcuno con cui parlare.
Credo in Te e quando ti sento accanto accarezzo con la mente e con il cuore l’invisibile orizzonte di un oltre in cui ritrovo tutto quello che apparentemente ho perduto.
Credo in Te, nella vita che è adesso e in quella che verrà.
|
|
|