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Siamo così abituati ad affidarci alla tecnologia e a lasciarle sempre più spazi in cui immagazzinare i dati che temiamo di dimenticare: password da non perdere, documenti da conservare, immagini da ritrovare…
Ci sono Parole troppo preziose per vivere nella prigione di un telefono cellulare o nel salvataggio automatico di un programma di videoscrittura, Parole che bussano alla nostra memoria corporea e non si accontentano di essere un lontano ricordo e chiedono libertà di circolazione nel nostro presente.
Parole che lo Spirito continua a rinfrescare nella mente e nel cuore di chi le accoglie ancora con fede e umiltà.
Parole antiche se consideri il passaggio dei secoli e della storia, ma ancora moderne e straordinariamente contemporanee nella vita di chi non smette di avere come riferimento l’amore per Dio e per i fratelli.
Parole da ricordare in ogni momento della nostra giornata, Parole da respirare, Parole da leggere e rileggere, Parole da contemplare.
C’è chi pensa che l’uomo di oggi possa farne a meno: è sufficiente osservare la realtà che stiamo vivendo per capire quanto sia importante che non finiscano nel cestino dei buoni propositi o si perdano nel regno di tutto ciò che è effimero e virtuale.
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