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C’è chi riduce il Vangelo a zucchero e melassa e pensa che alcune pagine si possano tranquillamente ignorare per passare oltre e non inquietarsi troppo.
La pace di questo mondo, quella che si raggiunge evitando accuratamente i troppi impegni, le difficoltà quotidiane e i fastidiosi conflitti.
La pace che ignora le guerre che si combattono su altri territori e si autocompiace tra una fiaccolata e quattro bandierine prima dell’apericena.
La pace che tace sulle questioni spinose e considera normale accettare aborto, eutanasia, uteri in affitto e transizioni di genere a qualunque età.
Gesù non nasconde ai suoi discepoli che Passione, Morte e Risurrezione si stanno avvicinando e quell’immersione alla quale non ha alcuna intenzione di sottrarsi chiederà a ognuno di noi di scegliere se seguirlo sino in fondo o rinunciare.
L’opzione di chi vuole accogliere il Signore porterà il fuoco sulla terra, perché a volte, anche all’interno di una stessa famiglia, sarà inevitabile il confronto con chi ha deciso di rifiutare il suo messaggio.
La Pace che Gesù dona ai suoi discepoli non è il quieto vivere di chi fugge dalla realtà e prende le distanze da qualunque situazione conflittuale, ma la volontà risoluta di chi sceglie di vivere sino in fondo il Battesimo che ha ricevuto.
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