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Non c’è pace se dimentichi l’Amico nei momenti difficili, se ti allontani quando arriva la tempesta e se il tuo tradimento continua a scandire i suoi effetti nel rimorso, nella perdita di fiducia in te stesso e nell’amarezza di aver toccato con mano il tuo limite.
Non c’è pace se non accogli con gioia il perdono di Dio, se resti prigioniero di un cenacolo sofferente e silenzioso, se prevale quel timore che mantiene chiuse le porte e non trovi il coraggio di voltare pagina.
La Vita al suo ritorno attraversa anche il più solido tra i muri e ti raggiunge, ripete Pace per tre volte, ti rassicura e ti mostra i segni della guarigione, di quelle ferite che non fanno più alcun male.
E se prendi coscienza che neanche la morte ha potuto trattenere il respiro del Maestro, puoi allungare la mano e sentire quella Vita che scorre tra le tue dita.
La Pace ritrovata non presenta il conto: è già stato saldato per intero.
La Pace ritrovata è amicizia che non è venuta meno.
La Pace ritrovata è Spirito Santo che colma di luce ogni angolo buio della tua coscienza.
Finalmente è possibile andare oltre e spalancare quelle porte, mettere a tacere ogni timore e ritrovare coraggio per annunciare al mondo intero il trionfo della Vita.
Se mettiamo a tacere l’orgoglio e ci avviciniamo a quelle ferite, possiamo guarire anche noi e il perdono che ci è stato accordato è nel riaprire le porte che abbiamo chiuso, per accorgerci di quel futuro che per chi crede è ancora e sempre possibile.
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