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C’è chi posta su “Tic Toc” il proprio disprezzo per gli anziani: “sono troppi vecchi, non capiscono nulla, non devono neanche votare”. Per carità, è solo una ragazzina tra le tante che prima posta un video e poi, pensa a quel che ha detto. Non è che sia una prerogativa di chi è giovane e poco esperto; c’è posto per tutti sul venefico carrozzone dell’informazione.
In fondo è un pensiero più diffuso di quanto sembri. Sei vecchio? Malato? Poco efficiente? Disabile? Depresso? Non servi più a nulla e forse, dovresti sparire e restare lontano dal mondo fatato dei sani.
I sani con il loro lasciapassare, con le carte in regola e con una certa disponibilità economica.
I sani che non temono le bollette della luce o del gas e possono entrare con la loro vettura più che ecologica nel centro di Milano.
I sani che vogliono restare tali e se vogliono una qualunque visita specialistica non hanno bisogno di aspettare domani.
I sani che pensano correttamente e sono pronti a sacrificare i deboli e i poveri per il benessere del mondo intero.
I sani che “siamo in troppi” e naturalmente sono gli altri a essere in esubero.
I sani che hanno il diritto di ritrovarsi senza rischiare pericolose contaminazioni.
I sani che ti aiutano a non nascere o a morire prima del tempo come se fosse la cosa più giusta e naturale.
I sani che anche oggi ti metterebbero una campanella al collo, per evitare d’incontrarti sulla loro strada.
Facciamo tutti finta di esser sani e quel che conta è nascondere la malattia, inserire silicone per far tacere le rughe, prendere una pillola dietro l’altra per simulare il buonumore.
Cerchiamo salvezza nel metaverso, perché la terra degli esseri umani è fatta di malattia e di guarigione e abbiamo deciso che non vogliamo ammalarci mai più.
Lo sguardo di Dio potrebbe guarirci anche oggi, restituirci alla dignitosa fatica di essere realmente umani, per ritrovare quell’abbraccio che non potrà mai essere autentico se evita accuratamente chi è isolato in un ospedale.
Far finta di esser sani o accettare il respiro che si fa più debole, le gambe che non rispondono e la mente che più non ricorda.
Far finta di esser sani o far pace con il limite, con la fragilità e con la solitudine.
Far finta di esser sani o scegliere il medico che prima di vedere la malattia sappia riconoscere l’essere umano.
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