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Uno su dieci ritorna a dire Grazie!
Gli altri sono già ritornati alla vita di sempre come se nulla fosse…
Un uomo della Samaria, uno straniero che non segue quello che fa il gruppo, ma sente il desiderio di ritornare personalmente per esprimere la propria riconoscenza.
Chi ancora sa dire grazie è sempre un po’ estraneo e differente rispetto a chi dimentica in fretta quello che ha ricevuto.
Chi non conosce il linguaggio della gratitudine passa sempre oltre e si perde la gioia di essere consapevole del dono non andando oltre il fiocco luccicante e la carta colorata in cui era avvolto.
Uno su dieci guarisce anche dentro e s’interroga in profondità sull’uomo che gli ha permesso di uscire dalla solitudine e dall’isolamento della sua malattia.
Uno su dieci può gioire a un’altra profondità, perché ha visto e toccato con mano la misericordia di un Dio che si china sull’umanità ferita per pronunciare una Parola che guarisce e salva.
Uno su dieci non ritorna semplicemente alla vita di sempre, perché quanto ha visto è la novità di un orizzonte in cui Dio si rende vicino e presente.
Ogni grazie pronunciato può cambiare il volto di una giornata e ogni grazie al quale rinunciamo appesantisce il nostro cammino e quanto è importante capirlo in un mondo che si esprime utilizzando il linguaggio della pretesa e ignorando il valore della gratitudine.
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