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L’abito è quello delle grandi occasioni, la morale ineccepibile e posso camminare a testa alta con una certa fierezza e quel tocco di vanità che non guasta mai.
Non sono razzista, ma quel mezzo delinquente che gioca a nascondersi col fisco non m’inganna: anche prostrato a terra con le sue preghiere e le sue suppliche, resta comunque un criminale.
Dio sa bene che è un fascista, un comunista, un delatore, un essere spregevole, un diverso, un reazionario della peggior specie, un traditore, un disertore e tutto il resto.
Certo non è facile essere alla mia altezza, ma almeno un po’ d’impegno potrebbe anche mettercelo. Non ha voglia di lavorare, non osserva la legge e sta certamente simulando, illudendosi di poterla fare anche a Dio.
Devo proprio dirti grazie perché io sono di un altro livello e mi batterei le mani da solo, ma tanto ci pensano già gli altri e non vorrei mai mancare di modestia.
Tu sai bene come è difficile permanere nella perfezione e quanto è costosa questa immagine da difendere ogni giorno.
Tu sai bene che lo faccio solo per te e non sono come quel triste peccatore che mi sta rovinando l’atmosfera.
Sei troppo buono! Dovresti fulminarlo o almeno cacciarlo dal tempio, perché una mela marcia prima o poi rovina tutte le altre.
Io sì che posso restare in piedi, me lo merito! Qualche disattenzione capita anche ai migliori, peccatucci venialissimi, ma in fondo sono uno che ha una condotta esemplare e da cui non si può che imparare.
Adesso devo andare, ma grazie ancora per aver ascoltato la mia preghiera. So che apprezzi particolarmente la profondità del mio animo, le opere di carità fraterna che non mancano mai e le unghie curatissime che brillano quanto la mia preghiera.
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