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Non ho più voglia d'immaginare una famiglia, di cercare idee troppo elevate per descriverla o di raccontarla con video promozionali che sono al servizio del mercato e non degli esseri umani.
Una famiglia è reale, concreta; ha i suoi punti di forza e fa i conti con i limiti e le fragilità delle persone che la compongono.
Una famiglia cambia vestito di stagione in stagione e inevitabilmente, si ritrova a dover affrontare problemi sempre nuovi.
Una padre e una madre hanno bisogno di un lavoro che permetta di pagare il mutuo o l'affitto della casa che abitano.
Un padre e una madre vanno spesso in crisi e vivono l'avventura dei figli che crescono, cercando risposte che non sempre sono dietro l'angolo.
Se la famiglia è minacciata da una guerra, si mette in viaggio e sceglie un luogo di questa terra dove poter sopravvivere e ricominciare.
I genitori a volte litigano e a dispetto di quanto capita in uno spot televisivo o in un film di Natale, vivono tensioni e umanamente, tentano di risolverle.
Maria e Giuseppe dimenticano Gesù in città e quando lo ritrovano, lo rimproverano anche se è il figlio di Dio e fanno i conti (come capita a tanti genitori) con una risposta che spiazza e capiscono sino a un certo punto.
La sacra famiglia non è una rappresentazione teatrale, una capanna immobile di un presepe tra i tanti, ma una realtà che si muove e cresce alla luce di una Parola che unisce e genera comunione.
Le famiglie umane, in questo tempo natalizio, dovrebbero fare pace con se stesse e ringraziare Dio, per il bene che nel tempo diventa più vero.
E se quel bene, in questo momento, risulta un po' provato, c'è sempre una Parola che può aiutarci ad accettare le nostre imperfezioni e a cui ci possiamo affidare.
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