|
Quello che non so è una non trascurabile incognita su quel che presumo di sapere.
Quello che non so è ben più importante di quello che affermo con troppa sicurezza.
Quello che non so è qualcosa di più delle informazioni di una carta d'identità, della paternità o della maternità, del luogo e della data di nascita, dell'altezza o del peso di chi ho di fronte.
Quello che non so è un pane che risponde a qualcosa di più del mio desiderio di sopravvivere.
Quello che non so è un tratto di strada che devo ancora percorrere.
Quello che non so è perché la domanda che mi porto dentro continua a non accontentarsi di una risposta confezionata a dovere.
Quello che non so è la sete che neanche tutti i fiumi di questa terra sono in grado di spegnere.
Quello che non so va ben oltre un catechismo, un libro di teologia o la più brillante ed eloquente tra le conferenze che posso avere ascoltato.
Quello che non so è abbandonare il mormorio di un passato ingombrante per aprirmi a una Parola che illumini il presente e suggerisca il futuro.
|
|
|