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Non so esattamente dove mi trovo in questo momento, ma potrebbe essere anche il posto giusto.
Osservo un giorno, l’unico che rientra nella mia possibilità di essere e di agire e sarà sempre e comunque una possibilità di decidere.
Il tempo di Dio, da qualunque parte del calendario ti ritrovi è sempre un tempo compiuto, un tempo che non conosce lunghe liste d’attesa e si dilata aspettando pazientemente che un uomo se ne accorga e scelga liberamente di partecipare a quell’eterno movimento.
Il tempo è compiuto e non sei troppo giovane o vecchio per abbandonare la sicurezza del tuo mestiere e per quanto la tua vita possa cambiare radicalmente, tutto quello che hai vissuto sino ad adesso ti sarà più utile di quanto pensi.
Il tempo è compiuto e se guardi i tuoi errori, le tue manie e le tue debolezze da quel punto di vista, anche i giorni apparentemente inutili trovano la loro ragione di essere quello che sono stati.
Il tempo è compiuto e il Regno si fa più familiare, mentre si dissolvono lentamente i miraggi del successo apparente, del benessere dei consigli per gli acquisti e del potere che con le stagioni necessita di un bastone per restare in piedi o si abbandona su una carrozzina.
Il tempo è compiuto e seguirti è trovare anche il nostro compimento.
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