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Immagino lo scriba di turno che esibisce il proprio curriculum per farsi valere, il dottore della legge che esibisce la propria laurea o il fariseo che decanta la legge dal punto di vista delle sue innumerevoli competenze…
Li osservo un po’ nervosi, mentre assistono all’efficacia di una Parola che guarisce un malato che non sanno curare e là dove la gente comune non può che rallegrarsi, seguo il corso dei loro pensieri privi di qualunque empatia, andare alla ricerca di un motivo per condannare chi ha osato tanto.
Gli uomini del “lei non sa chi sono io” non capiscono la semplicità di chi è realmente autorevole e viene riconosciuto e temuto anche dal male più profondo che può affliggere un essere umano.
C’è un insegnamento nuovo che si esprime con una potenza di cui non hanno trovato traccia nei libri che hanno studiato e potrebbe rimettere in discussione la loro posizione di forza.
Quanto può essere triste e deprimente non riuscire a fare festa con chi finalmente è stato restituito alla propria libertà di scegliere e di agire.
Il Vangelo è buona notizia per chi desidera ascoltare, comprendere e approfondire; per chi desidera un altro strumento per far valere la propria superiorità, può risultare quantomeno fastidioso.
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