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Siamo qui e siamo in transito per un tempo determinato, ma non siamo vuoti a perdere.
Siamo qui a chiedere più tempo mentre scappiamo dal giorno che stiamo vivendo, cercando rifugio in un futuro che resta solo un'ipotesi.
Siamo qui con l'occhio inquieto che consulta il meteo sul telefonino e la pioggia che ci cade addosso.
Siamo qui a immortalare in una fotografia il cappuccino che si sta raffreddando.
Siamo qui a divorare 60 pollici di anestetico a colori e a dimenticare il tramonto appeso a una finestra priva di spettatori.
Siamo qui a divorare la vita senza riuscire ad assaporarla a un livello più profondo.
Siamo qui a inventare nuovi nemici e a cercare la nostra salvezza escludendo e rifiutando il malcapitato di turno.
Siamo qui e spesso non ce ne rendiamo neanche conto.
Siamo qui a mettere un po' di stucco sulle nostre rughe per negare la nostra stagione e per mandare in scena la giovinezza che più non ci appartiene.
Siamo qui a tempo determinato e chiediamo a Dio di aggiungere giorni al nostro calendario senza riuscire a dare un valore alla settimana che abbiamo davanti.
Siamo qui e questo tempo è una meraviglia tutta da interpretare: possiamo arrenderci alla paura o fidarci di chi ci propone un tempo oltre il tempo che più non consuma.
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