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Aspettando domani non posso che dire grazie e benedire questo tempo che si fa spazio per accogliere il dono di una Parola che presto avrà il volto di un bambino.
Aspettando domani, la mia pillola del buonumore si chiama silenzio e so bene che talvolta arrivo in quel luogo interiore con un incubo e quando me ne vado, è diventato un sogno.
Aspettando domani scelgo di essere una preghiera in cui depositare i miei affetti, una lode che rassereni le nevrosi e le ostilità delle guerre inutili che ci portiamo dentro.
Aspettando domani cerco di purificare il desiderio, di allontanarlo da chi vuole indirizzarlo in un qualunque oggetto, di preservarlo dalla liturgia dei consigli per gli acquisti.
Aspettando domani osservo quanto accade e scelgo di vegliare per non lasciarmi incattivire, per darmi assente quando il cinismo bussa alla mia porta o per evitare di venire a patti col nichilismo materialista di una società sempre più malata e sofferente.
Aspettando domani considero l’ipotesi del tuo ritorno e so bene che quel momento non è così lontano ed è bene fare ogni sforzo per essere pronto al più importante tra gli incontri.
Aspettando domani non rinuncio a vivere questo giorno e Ti chiedo di aiutarmi a svuotarlo dalle questioni inutili per colmarlo delle piccole situazioni ordinarie che abitano l’orizzonte del senso.
Aspettando domani si può fare pace con il proprio passato, vivere pienamente il presente e contemplare il volto buono di un antico futuro che è quasi luce.
Vieni Signore Gesù.
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