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Un giorno sarò libero dalla necessità di trovare parole per vivere una settimana che chiede silenzio, preghiera e quiete interiore…
Libero di chiedermi che cosa può aspettarsi Dio da questi giorni in cui sono costretto a moltiplicare le parole, quando sarebbe più opportuno tacere e ascoltare…
Libero di passeggiare a piedi nudi e di sentire che è proprio questa la terra in cui hai camminato per rivelare il volto inaspettato della Vita che non muore…
Libero da un mondo di applausi che si tramutano in fischi in un solo istante, dalle forme accattivanti di una gloria superficiale che rifiuta di misurarsi con la passione e con la morte…
Libero di essere pienamente partecipe di un momento di festa e di fare i conti con la sofferenza e col dolore…
Libero di restituire quello che ho ricevuto senza il peso di una partita doppia che corrompa la leggerezza dell’anima…
Libero di obbedire alle esigenze di uno spirito che rimetta in ordine le ragioni e i sentimenti…
Libero di seguirti e di leggere più volte il racconto della tua Passione sino a quando la lettera smetterà di essere carta per divenire carne e l’inchiostro non avrà paura di scorrere come sangue.
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