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Potrei essere un utile alleato, un servo fedele del regno che state annunciando, uno dei tanti fenomeni da baraccone devotamente prostrato al politicamente corretto ed eticamente corrotto.
Potrei, ma avrebbe davvero senso questo viaggio lungo e intenso, se a tre quarti del cammino mi accontentassi di scrivere il mio nome sulla terra e dimenticassi di alzare il capo per chiedermi dove sto andando?
Il Regno è vicino e l’immagine risulta più chiara quando il pensiero è limpido e le intenzioni scelgono di essere trasparenti.
La leggerezza è nel saper distinguere quello che realmente occorre dalla tempesta dei consigli per gli acquisti. Quello che ieri poteva essere indispensabile, oggi è solo un peso inutile che può impedirti di fare spazio e ti sottrae preziose energie.
Ogni casa in cui abiti il desiderio di Dio è il luogo giusto per una sosta, è un bicchiere d’acqua che benedice e ristora, è una Parola che accende il mistero di un incontro che diventa comunione.
No, non è un problema la casa che ti respinge, non lo è se lasci andare la terra che può diventare risentimento, senso di colpa o fallimento.
Il Regno è più importante delle paranoie quotidiane, della squallida rappresentazione di un potere che si esprime oltre i confini dell’umana idiozia e della dottrina di un’immagine che riflette sé stessa.
Il Regno è vicino e ho imparato a leggere i titoli di coda di ogni giorno tra le stelle della notte.
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