 |
Dove si trova quel frammento di cielo che ti ha visto salutare i primi discepoli e scomparire in quell’altrove in cui abita il Padre?
C’è davvero un punto nella storia, un granello nell’umana clessidra in cui il tempo smette di essere misurato e diventa eternità?
Come un bambino tiro su lo sguardo, indago il blu della notte, vado a cercare la stella polare e cerco preziose indicazioni per ritornare più motivato e sereno a questa terra.
So bene che il movimento che ti ha condotto dove sei non appartiene allo spazio e non è proprietà del tempo. Facile perdersi, confondersi e illudersi che un preciso istante in un punto determinato dell’universo siano l’ingresso del Regno…
La mappa degli astri la lascio agli astronomi e agli oracoli, la durata dei giorni, a chi sa fare di calcoli, di meridiane e orologi di estrema precisione.
I movimenti dell’anima sono carte da decifrare per ritrovarti nella semplicità dell’adesso che sempre mi sorprende.
Si ascende su questo pianeta, si va verso l’alto con l’umiltà del proprio lavoro, con la generosità di una vita che sa spezzarsi come un pane e con una preghiera che mette ordine tra sentimenti, ragioni e parole o che si limita ad ascoltare le voci che abitano il silenzio.
Si viaggia restando immobili e consapevoli che non sono lontani il luogo e l’ora in cui celebreremo il Tuo ritorno.
E chi non ha perso la curiosità e il desiderio di continuare a cercare non si arrende e sente il bisogno di dire, di raccontare e di testimoniare quell’ultima Parola che è via, verità e vita.
|
|
|