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In un battito d’ali cambia il vento e il sole più acceso può oscurarsi e il giorno divenire notte buia e tempestosa.
La folla esulta festante, agita rami di palma e stende tappeti al tuo passare.
La stessa folla urla Barabba e ti condanna a morire come un malfattore.
La folla segue l’onda e se l’onda cambia, si adegua immediatamente: oggi consuma le mani di applausi, scrive complimenti di qualunque genere sul tuo profilo social e un attimo dopo, sono insulti e bestemmie.
E noi non siamo differenti, passiamo dal canto e dalla lode e ci ritroviamo in bocca spergiuri e tradimenti che neanche avremmo immaginato.
Facile pensare che siano stati gli altri a metterlo in croce, scegliere di auto-assolverci e osservare il male del mondo come se fossimo forestieri ed estranei.
La realtà è pesante, ma facilmente intuibile: anche noi avremmo detto il nostro Osanna, anche noi avremmo urlato “Barabba”.
In un battito d’ali la Gloria diventa Passione e non c’è nessuno che possa immaginarsi innocente.
In un battito d’ali tutto muta e solo il Figlio di Dio resta sé stesso sino in fondo, coerente con il desiderio di donare una vita che non ha alcun bisogno della Gloria, che gli uomini sono soliti scambiarsi l’un l’altro.
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