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                Non è nelle lunghe code e nelle interminabili attese di chi non vuol perdere un noto orologio e, anche in tempi come questi, riesce a distrarsi da quanto accade nel mondo.
 Non si trova impressa nelle carte che sbloccano i soliti contributi per alimentare i teatri di guerra.
 Non ce n'è traccia negli interventi di chi trascura visibilmente e, volutamente, il peso della povertà di chi non dispone di ciò che è essenziale per vivere una vita dignitosa.  
 La tua ora non abita i banchetti dei potenti che si spartiscono la terra come una qualunque eredità sotratta a chi vorrebbe solo coltivarla.
 Difficile intravvederla nel gioco degli odi contrapposti che dicono la miseria di una comunicazione sempre più folle e inadeguata a portare il peso di questi giorni. 
 La tua ora è vicina, ma non adesso e non è il caso di correre dietro a chi dice che sia qui o là. 
 Di certo, si sta facendo di tutto per metterti a tacere, per negarti o per relegarti ai margini della vita e della storia. 
 La tua ora verrà, quando il tempo sarà davvero compiuto e quel poco di fede che mi porto dentro, mi dice di non temere, di non arrendermi alla paura e di credere che sarà l'ora della salvezza. 
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