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Non è più tempo di giocare a nascondersi, di rintanarsi tra le ombre di una cantina o di arrampicarsi in cima a un albero.
Pensavi che assaporando quel frutto saresti diventato come Dio e adesso non sai più nemmeno da che parte iniziare per essere semplicemente te stesso. Il giardino non è più un luogo familiare e i passi di chi ti ama sono diventati l’annuncio di un timore che si è fatto paura.
Dove sei? Vorresti saperlo dove ti trovi, ma la fragilità che non percepivi sino a pochi istanti fa, adesso ti fa sentire inerme e in pericolo ovunque…
Dove sei? Tra un tatuaggio per coprire la nudità e un ritocco per nascondere la tua età…
Dove sei? Quando giochi a decidere se la vita degli altri merita di essere vissuta…
Dove sei? Nei panni di un dio minore che va a cercare la pecora perduta per mandarla al macello.
Quanti secoli di storia per arrivare al volto di una donna che è semplicemente dove dovrebbe essere e si lascia trovare dove non c’è più alcuna divisione interiore.
Quanti giorni nella vita degli uomini per ritrovare il volto sereno di una disponibilità ad accogliere pienamente Dio in quel ventre che è già un tempio in attesa.
Ed è stato sufficiente un solo sì per colmare tutte le negazioni del passato, del presente e del futuro…
Se la paura ha bisogno di nascondersi e di mentire, l’amore sceglie sempre la trasparenza e la verità.
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