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La verità di un dono non è sempre uguale: a volte il dono è proteggere, in altri casi è non aver paura di esporsi e di rischiare.
C'è un tempo per chiudere in casa la vita e un tempo per spalancare la finestra e per accorgersi che è un dovere respirare.
Giocare a nascondino per sopravvivere, è buono e giusto, quando l'età con i suoi acciacchi si fa sentire, ma se le forze ancora ti sostengono, non puoi darti assente a quel campanello che chiede un pane.
La verità di un dono è prudente, sceglie di igienizzarsi le mani e si protegge con una mascherina, ma non può tenere le distanze se il tuo dono è quello di curare una ferita.
La verità di un dono sceglie l'aria aperta quando qualcuno ha bisogno di parlare e il tuo dono è il desiderio di ascoltare.
La verità di un dono affronta la coda di un supemercato o di una farmacia per non dimenticare chi resta a casa in compagnia di una malattia.
La verità di un dono pensa, riflette e se non c'è tempo si fida della propria intuizione e si affida a quel Dio che dice di credere.
La verità di un dono non tace a sé stessa che ogni giorno è potenzialmente l'ultimo e proprio per questo, sceglie di essere presente per avvicinarsi a Dio.
La verità di un dono ama la propria vita, ma sa bene che separarla dalle vite degli altri è un po' come morire.
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