|
A volte a inseguirti è un serpente, in altri casi è un virus: c'è un ampio campionario di paure che possono metterci sulla via di fuga.
È istintivo il desiderio di scappare, ma non sempre siamo in grado di correre più veloci e in un attimo, ci trasformiamo in prede facili e appetibili.
Ci sono paure che si risolvono prendendo le distanze, altre, non sono poi così razionali e richiedono il coraggio di essere affrontate in prima persona.
Mosé innalza il serpente e chiede al popolo di alzare lo sguardo e di andare oltre la paura.
Bisogna guardare in faccia quel che c'intimorisce e riconoscere che l'oggetto che temiamo ha esattamente il potere che gli concediamo.
A volte scappiamo anche dall'amore. Più è autentico e incondizionato e più ci sentiamo inadeguati e incapaci d'accoglierlo.
Anche l'amore va guardato dritto negli occhi e chiede attenzione per essere riconosciuto.
Anche l'amore s'innalza e si offre per elevare il nostro sguardo, per mettere a tacere i nostri sensi di colpa, per rivelarci che la sua presenza non verrà mai meno e ci accompagnerà anche oltre questa vita.
Di paura non si può vivere.
D'amore si può anche morire.
|
|
|