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Si può dire Buon Natale e, se ci credi, si deve dire, ripetere e riaffermare a chiare lettere.
Se il Natale è una Parola che sceglie d’indossare la nostra carne e diventa vera, concreta e tangibile, per quale motivo non dovrebbe essere pronunciata?
Si può dire Buon Natale per restare pienamente umani sia con chi arriva da lontano e sia con chi abita sul tuo stesso pianerottolo.
Si può dire Buon Natale per evitare il circuito dell’odio crescente, il gioco di chi protegge la propria categoria, ma non ha alcun interesse per le realtà differenti e lontane dal proprio modo di essere e di pensare.
Si può dire Buon Natale senza perdersi in inutili ipocrisie, in frasi che appartengono più ai cioccolatini che alla vita reale, in rituali svuotati da un qualunque significato.
Si può dire Buon Natale riscoprendo il desiderio di un dono che manifesti la verità dell’affetto e non si lasci confondere da uno scontrino, da un calcolo di troppo o da un prezzo.
Si può dire Buon Natale e andare alla ricerca di quelli a cui non lo dirà nessuno.
Si può dire Buon Natale e seguire il percorso di stupore e meraviglia che accompagna il viaggio dei pastori.
Si può dire Buon Natale e avere nel cuore il desiderio di un ritorno, di una presenza di Dio che restituisca dignità alla vita degli uomini.
Si può dire Buon Natale e scegliere di contemplarlo nel silenzio di Maria e in quell’essere semplicemente accanto di Giuseppe.
Si può dire Buon Natale come un punto di partenza per un cammino di fede che non abbia paura di affidarsi alla luce di una stella, fare pace con i propri errori e accettare l’ipotesi che talvolta, i nostri limiti, si ripresenteranno comunque.
Si può dire Buon Natale con la gioia che muove il ventre di Elisabetta e avere bisogno di tempo per riuscire a scrivere un nome che un giorno danzerà le attese dei profeti tra l’Antico e il Nuovo.
Si può dire Buon Natale senza lasciarsi intimidire dal peso di questi ultimi anni: la comunità degli uomini di buona volontà lo ha fatto in circostanze ben più pesanti di quella che stiamo affrontando.
Si può dire Buon Natale con l’umiltà di chi sa benissimo che non siamo noi a salvare il Natale, ed evitando i troppi deliri di onnipotenza, accogliere quella Parola che ci può salvare.
Si può dire Buon Natale ed è bello ripetersi in questa prospettiva.
Buon Natale a tutti, ma propria a tutti, senza distinguo, senza se e senza ma.
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