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Ti ho chiesto se credi a una possibile ripresa dell'economia e tu mi rispondi che sono tornate le rondini.
Ho cambiato argomento e ti ho interrogato sulle sorti del campionato di serie A: hai alzato lo sguardo al cielo e subito dopo, hai affermato che sta per arrivare la pioggia.
Non ho osato andare oltre, avrei potuto chiederti se pensi che in autunno arriverà la seconda ondata del virus, ma il mio affanno per il futuro si sarebbe inevitabilmente scontrato con l'ostinazione del tuo presente.
Sono sempre più informato di te, ma i contenuti di cui dispongo mi rendono sempre inquieto e continuo a correre e a inseguire, mentre tu scegli di lasciarti raggiungere.
Continuo a parlare con Dio e a cercarlo ovunque e tu resti in silenzio con l'espressione serena di chi è già in sua compagnia.
Talvolta mi coglie disarmato un po' d'invidia e mi dico che in fondo non hai tutte le rotelle al posto giusto.
Poi, con un po' d'onestà, rientro a casa e mi chiedo quando, come e se riuscirò mai a trovare un'area di sosta per riposare.
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