E mi perdo nelle stanze della mia mente, ti cerco con calma e interesse e d'improvviso, mi sento a casa...
Chiedo alle parole che abitano il mio pensiero quale sia la loro origine e come sia possibile la loro realtà nelle cose che posso vedere e toccare.
Penso alla creazione che si ricrea in ogni istante e provo ancora meraviglia e stupore per tutto ciò che chiamo vita.
Ti pronuncio spesso e tutte le volte, mi accorgo che pretendere di raccontarti o anche solo d'immaginarti è sempre una ridimensionarti, un tentativo modesto, di renderti umanamente riconoscibile.
So che sei molto di più e intuisco per un solo istante, lo Spirito che mi attraversa, ma gradualmente, quel breve momento si dissolve e quando cerchi le parole per ricordare un sogno, non le ritrovi più.
Ovunque sei, Tu sei ovunque e se non pretendo di metterti nella gabbia dei miei limiti, posso respirarti, dentro e fuori di me, Tu semplicemente, sei.
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