Un anno chiamato desiderio |
Saranno le stelle che appaiono come mondi lontanissimi e di cui conserviamo memoria ogni volta che nel buio più profondo riaffiora una piccola luce.
Saranno gli uomini di buona volontà che non rinunciano ad alzare lo sguardo e rispondono ai cattivi auspici con la serenità di chi riconosce nel caos uno stimolo per rimettere in ordine.
Saranno i sogni che si riaccendono quando intuiscono la vicinanza e il calore di un corpo che sa ancora dirsi e darsi con affetto.
Saranno i pastori che prendono la parola per raccontare il cielo di una notte luminosa che cammina verso un giorno nuovo affidato a questa terra.
Saranno i silenzi, i passi in punta di piedi, le speranze di chi si affida alla logica del dono e mette a tacere il moto ansioso dei troppi calcoli.
Saranno i debiti condonati e la volontà di riconciliarsi con sé stessi, di fare pace con i fratelli e le sorelle e di accogliere il perdono che viene da Dio.
Saranno i giorni di un anno chiamato desiderio, un anno che rimbocca le maniche e non legge gli oroscopi, un anno di voci che faranno più rumore dei botti e dei petardi che si consumano in poche ore e di cui resta solo l’odore acidulo della polvere da sparo.
Saranno quel che saremo e quanto è importante, per rispetto a chi ci ha già salutato, mantener vivo il respiro ed esserci senza mezze misure, senza sconti e con tutto quel che siamo.
Ancora, Buon Anno.
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