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Sono pronto a entrare in zona Rossa, ma con la maiuscola del colore natalizio.
Il primo augurio è per i malati del S.Anna: per ovvi motivi non ho potuto raggiungerli fisicamente, ma almeno ho potuto leggere loro la pagina della Natività del Signore con l'aiuto del microfono della reception. E non dimentico i malati, i medici e gli operatori sanitari del nostro ospedale: molti lavoreranno anche questa notte e speriamo che possano operare in serenità.
Un augurio agli anziani e in modo particolare a quelli che corrono il rischio di essere lasciati da soli.
Un augurio ai giovani che maggiormente patiscono questa reclusione forzata: capisco benissimo che guardino ai pastori e alla loro libertà di movimento con una certa invidia. Questo Natale, potrà essere un'occasione per riscoprire l'affetto delle loro famiglie.
Un augurio ai rider della caritas che consegneranno cibo a domicilio a un buon numero di persone che troppo spesso, vengono escluse da ogni festa.
Un augurio agli operatori e agli utenti del Samaritano: abbiate fiducia, torneremo a celebrare il Natale insieme.
Un augurio alla comunità tutta intera perché la nascita di Gesù ci aiuti a credere sempre che il domani è nelle nostre mani e nel nostro desiderio di servire e di amare.
Un augurio ai tanti amici che non voglio dimenticare.
Un augurio resiliente e vivo più che mai: non ci sono distanze di sicurezza che possano trattenere la volontà di accogliere una Parola che rinnova il mondo.
Buon Natale,
Don Fabio
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