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Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Siamo sempre in viaggio, per terra o per mare, siamo comunque naviganti di una sola terra e, se ci fermiamo talvolta, è perché è giunto il tempo di servire.
Una buona notizia mette le ali ai piedi e riaccende l'entusiasmo: è fiato ai polmoni e battito allegro del cuore.
Siamo naviganti, a volte consapevoli del nostro percorso, molto più spesso un po' confusi e distratti.
E quando ci sembra di vedere impazzire una bussola che cerca invano il suo nord, forse la soluzione è nell'accettare l'imprevisto e nel cambiare l'itinerario.
Siamo ancora in viaggio, ma la nostra non è una vita da crociera: lasciamo ai turisti la corsa all'emporio e fermiamoci dove una mano tesa attende aiuto e sostegno.
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