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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».
Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?"».(...) Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia.
Non rinuncio mai a percorrere un tratto di strada in compagnia di un dubbio o di una qualunque domanda.
L'ascolto di chi ha sempre una risposta in tasca e ripete meccanicamente un itinerario tracciato da altri, oltre a infastidirmi, finisce col precludermi nuovi percorsi.
Se in questo momento provo una certa incertezza, se ho bisogno di sentirmi rassicurato, torno a interrogarmi e a chiedermi se davvero sei Tu quello che sto aspettando.
La fede non può essere qualcosa di evidente: se così fosse non avrei alcun bisogno di credere.
Non c'è nulla che possa allontanarmi più da te, di un dubbio soffocato, una domanda repressa o un perché zittito sul nascere.
Chiedere è più che legittimo.
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