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Non è mai piena la felicità che possiamo sperimentare su questa terra.
Un attimo è toccare il cielo con un dito e quello successivo, ti chiedi com'è che sei finito tra la polvere.
E ricordi, almeno in alcuni frangenti, quella storia che era quasi felice: quasi, perché intuivi che potevi esserlo di più.
Quasi felice, come quando sono riuscito a passare oltre e ho messo da parte una ferita per tornare ad abbracciarti.
Quasi felice, come la lacrima per quell'addio trasfigurato dalla speranza di rivederti.
Quasi felice, come quando, a volte, mi sveglio col desiderio semplice e immediato di ringraziare per il dono di un respiro.
Quasi felice, come quando mi sono sentito parte di un mare quieto e calmo.
Quasi felice, come la trasparenza di una preghiera che mette da parte ogni inutile tentativo di simulare.
Quasi felice, come quella pietra che volevi scagliare, prima di sederti e di lasciarla andare.
Quasi felice, come quando sai di aver agito correttamente e poco importa, se qualcuno non ha capito.
Quasi felice e puoi esserlo anche di più, perché credi che da ogni tristezza si può guarire e Qualcuno scriverà l'eterno nel tuo limite.
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