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Sette fratelli per una sposa sola, per una vedova che priva di discendenza, rischia di non conoscere l'unica risurrezione possibile per i sadducei; quella che si affida alle generazioni future per rimanere presente in questa storia.
Un caso che, per quanto paradossale, è possibile e dovrebbe chiudere il discorso sull'idea di un'altra vita che restituisca l'uomo a se stesso. La questione si risolve con la logica di chi pensa che una donna sia un oggetto prezioso, una proprietà a servizio di un'immortalità terrena.
Ci vuole più fantasia e un cuore che sappia rivolgersi altrove, per immaginare che gli schemi nel rapporto uomo-donna appartengono a questo tempo e l'eternità è un gioco di cui non conosciamo ancora le regole...
Non sono solo pensieri rivolti a un lontano passato, perché qualcuno pensa ancora che l'altro sia solo un oggetto da possedere e di cui ci si può disfare come meglio si crede.
Entrare nella logica di Gesù è restituire ogni persona alla profonda libertà di chi appartiene a Dio.
In quella libertà, la risurrezione non è solo la continuità della specie, ma un futuro in cui la reciproca appartenenza è comunione totale e definitiva con Dio e con i fratelli.
In quella libertà è già possibile ridefinire il proprio rapporto con gli altri e il pensiero laterale di chi ama di più, almeno ogni tanto, intuisce l'orizzonte e la realizzazione della casa che si porta dentro.
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