Non sei in ritardo e non sei neanche in anticipo, sei quella linea puntuale, sulla meridiana di un tempo che ancora è tuo.
Puoi aspettare che passi con lo sguardo privo d'ogni attesa, consumarlo in una delle tante forme d'ansia quotidiana o fermarti con lui per ascoltare quel che potrebbe dire.
C'è ancora tempo, ma non è mai domani e non è mai altrove: il futuro è un ipotesi, il presente è in tua compagnia.
Scegliere di vigilare è ritrovare la sincronia con i nostri giorni, l'affetto per le persone che abbiamo accanto, la serenità di poter fare progetti, con la quiete di chi si affida all'autore del nostro respiro.
Decidere di vivere questa attesa è fare spazio a una Parola che può illuminare il nostro adesso.
Vegliare in questi giorni che suggeriscono un altro Natale è fare quel passo che, da troppo tempo, abbiamo rinviato a una data migliore.
C'è ancora tempo, ci siamo anche noi e c'è qualcuno che bussa insistentemente ai nostri desideri più veri e profondi.
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