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Non è solo nella pupilla dell'occhio che puoi leggere la realtà che ti circonda. L'immagine è un prezioso indizio, ma ha bisogno di parole per essere decodificata, letta, interpretata e poi narrata.
Una guarigione per cui hai pregato a lungo, può anche essere un segno, ma è dentro di te che avviene il vero miracolo; quello che ti sostiene quando le cose non si risolvono come speravi.
Il miracolo di chi sceglie di andare avanti e anche dopo aver perso qualcosa o qualcuno di veramente prezioso, trasforma in arrivederci un addio.
Il miracolo di chi continua a donare e muta una sconfitta in un'esperienza su cui riflettere.
Il miracolo delle mani che continuano ad abbracciare anche dopo una pesante fregatura o una cocente delusione.
La fede non è l'assenza del dubbio che prima o poi assale chiunque, ma nella decisione di affidarsi a quella voce interiore mettendo da parte la paura e la diffidenza per accettare la scommessa.
Potremmo anche riuscire nell'intento di spostare un gelso, ma il vero miracolo è muovere il nostro sguardo nella stessa direzione in cui Dio ci sta osservando.
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