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Una crema protettiva può difendere la pelle dal sole, un’assicurazione contro il furto mi lascia più tranquillo mentre posteggio il mio veicolo e un semplice ombrello, ripararmi dalla pioggia.
Spendo ripetutamente le mie energie per cercare la sicurezza delle cose che mi appartengono, mi adopero affannosamente per essere preparato di fronte a qualsiasi cosa minacci il mio corpo o quello delle persone che mi sono care.
E poi c’è l’anima, che prima di addormentarsi si chiede se davvero può riposare tranquilla.
L’anima che si può smarrire e non può rivelare la sua condizione con la lettura di un qr code.
L’anima che non può essere tracciata con un’applicazione e non lascia tracce nelle impronte digitali o nel controllo biometrico del proprio volto.
L’anima che si sente sicura, solo, se dopo tutte le voci di una giornata, ha ancora il desiderio di ascoltare una parola, un suono o una vibrazione per riconoscere il bene e il male che non sa raccontare.
L’anima che domanda un’altra sicurezza e trova quiete considerando una mano che può giungere solo dall’alto.
L’anima che può solo affidarsi e ritrovarsi, nel silenzio che non tace la Sua presenza.
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