Non può mancare un bicchiere di buon vino, nel cuore della festa, non se ne può proprio fare a meno.
Non è l'alcool degli ubriachi a rendere gradevoli le nozze e non è neanche la compostezza austera dell'astemio a rallegrare i commensali.
Se la festa è desiderio di vita, la quantità è un elemento necessario, ma se viene a mancare la qualità, il tavolo si perde in risate eccessive o nel pianto di chi è colmo del nulla che ha ingurgitato.
La festa degli uomini è ancora, una nuova manifestazione di un Dio che si rende presente perché quel banchetto sia comunione e condivisione degli affetti più profondi che abitano l'anima degli uomini.
E quando non è più sufficiente quel che l'uomo ha preparato, bisogna bussare con convinzione alla porta di chi colui che può aggiungere quello che manca.
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