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È un po’ la colonna sonora dei miei giorni al tempo del covid 19. Esco di casa, metto le cuffie e chiedo a “Siri” di riprodurre questa canzone che mi dà la carica per affrontare la giornata.
A volte mi commuove e non nascondo i pianti liberatori che lasciano uscire le lacrime e rientrare più di un sorriso.
Che vita meravigliosa, proprio adesso, con tutti i limiti del tempo presente, con le autocertificazioni, le mascherine e il varietà dei virologi.
Che vita meravigliosa, proprio in questo momento, con gli spot pubblicitari e le loro narrazioni zuccherose e retoriche, con i talk show un po’ demenziali e il loro “Tutto il virus minuto per minuto” e con le dirette facebook dei complottisti uniti.
Che vita meravigliosa, almeno quando spegni tutto e metti in ordine i sentimenti e le emozioni per ritrovarti nel lucido istante di un respiro leggero.
Che vita meravigliosa, mentre penso a cosa dire nel prossimo video o mi ricordo che devo telefonare a una delle tante persone che la mia mente immagina e disegna con affetto.
Che vita meravigliosa e scambio due parole con i nostri ospiti per assicurarmi che stiano bene, ricevo un messaggio di qualcuno che è di fronte alla farmacia e mi chiede di uscire per un saluto e due parole a distanza, rispondo a un saluto su whatsapp e tutto il resto.
Che vita meravigliosa e posso comunque celebrare ogni giorno, pregare per tutti voi, ascoltare una parola per nutrire i miei silenzi e offrire le forze che cerco di conservare per servire.
Che vita meravigliosa e a volte mi metto anche a ballare in compagnia dei tanti affetti che abitano l’aria che mi sfiora e mi suggeriscono l’esistenza di quell’oltre in cui ancora vivono.
Che vita meravigliosa, anche quando sono limitato nella mia possibilità di essere accanto a chi piange un proprio caro, ma cerco comunque di condividere e accogliere quel dolore che non mi è mai estraneo.
Che vita meravigliosa e passo oltre alle polemiche, spesso strumentali, di chi forse, ha troppa fretta e non considera come tutti siamo inevitabilmente connessi.
Che vita meravigliosa e, penso ancora, che tutto andrà bene, ma non senza accettare la fatica di vivere sino in fondo questi giorni.
Che vita meravigliosa e anche con un filo di voce, non rinuncio a cantare le melodie più impegnative, sorrette da accordi dissonanti; quelle che chiedono parecchio tempo per risuonare nella mente e nel cuore.
Che vita meravigliosa, se accetti di contemplarla nel suo profilo migliore e non rinunci a chiederti come vada interpretata e vissuta ogni giorno.
Che vita meravigliosa se pensi che tutto è ancora possibile e quando il visibile è davvero pesante, riesci a fare spazio, con tutta l’immaginazione di cui sei capace, a quel Dio che illumina l’alba di ogni domani.
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