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Non sto aspettando il cadavere del mio nemico, al limite vorrei seppellire la mia inimicizia...
Aspetto che uno schiaffo, nel tempo diventi carezza e attendo la volontà di compiere un miglio di strada con le persone che ancora non sono capace di amare.
Prendo tempo e lascio che le nebulose dell'ira e del rancore si dissolvano, per restituirmi a me stesso e a pensieri leggeri e costruttivi.
Ricordo le stagioni in cui un'apparente minaccia è mutata in un incontro inaspettato e, quella volta in cui avrei detto no e mi sarei perso la gioia di essere in tua compagnia.
So bene che la prima impressione è un'idea come tante altre e la realtà può essere differente, quando hai il coraggio di rimetterti in discussione.
Aspetto che le voci politiche, religiose, culturali, smettano di urlare con violenza le differenze che separano e riscoprano la bellezza di ascoltare l'infinito capace di risuonare sincero in tutte le sue possibili dissonanze.
Perché l'unico vero nemico è nella mia chiusura, nella mia incapacità di provare a ragionare in modo più creativo e solare.
Sono qui e attendo fiducioso che il nemico di oggi diventi l'amico di domani.
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