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C'è chi discute sull'opportunità di un cenone natalizio e chi chiama a raccolta i numeri dell'epidemia per estrarre una profezia per il 25 dicembre.
Personalmente, ho scelto di vivere adagio, di rallentare quel tanto che è sufficiente per fare i conti con questi ultimi giorni di novembre.
Ho imparato a difendermi da chi corre troppo e dimentica facilmente, quanto sia importante prepararsi a vivere un Natale che abbia un minimo di senso.
Benedetto questo tempo di Avvento che osserva la storia dal punto di vista di chi attende e, prima di estrarre le statuine del presepe da uno scatolone, cerca tra gli archivi della propria coscienza, uno spazio accogliente per Dio.
Benedetta questa lunga veglia che sceglie di rendere trasparente l'orizzonte dei propri sentimenti e affetti.
Benedetti queste lancette che scorrono con calma tra le pagine di un libro, in una preghiera che si fa più intensa o nell'attenzione per chi è privo dell'essenziale.
Benedetti questi giorni che scelgono di essere responsabili per immaginare un cuore più leggero al Tuo ritorno.
Amo vivere adagio, vivere con pazienza questa nuova esperienza e sorridere al futuro che chiede quiete per realizzarsi pienamente.
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