Quando smetterò di "dire le preghiere" per fare spazio al silenzio che precede le parole, alla quiete che attende pazientemente l'Ospite e dirige il cuore dove si realizza la verità dell'incontro...
Quando metterò a tacere le inutili richieste che trasformano il rapporto con Dio in una spesa al supermercato...
Quando capirò che la magia chiede alla realtà di cambiare, ma la preghiera invoca la forza per imparare ad accettare il mistero di ogni giorno...
Quando riconoscerò che anche una caduta può essere utile per imparare a rialzarsi, per provare e riprovare quell'istante in cui il cielo si congiunge alla terra...
Quando dopo essermi abbeverato a mille primavere, accetterò l'autunno dei miei giorni e la benedizione che accompagna le foglie che si apprestano a scivolare nell'aria per l'ultima volta...
Quando, come in questo momento, ti sento semplicemente vicino, presente in questo istante, anche un grazie è sufficiente e può bastare.
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