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Se lo chiami Belzebù fa quasi sorridere. Il colore e il folklore della mitologia dei demoni è un buon anestetico per aiutarti a vivere come se il male fosse solo un personaggio che ben si presta alla caricatura e alla più facile tra le ironie.
Il signore delle mosche, Belzebù, non ha nulla in contrario e ben si presta a evitare di comparire al centro della scena: più semplice e funzionale restare nell’ombra e muovere indisturbato le proprie pedine giocando con l’incredulità degli esseri umani.
Suggerire che il bene e il male sono solo due percezioni che si possono scegliere a seconda del gusto e del piacere che desideriamo trarne.
Chi sarà mai quel folle, quel fuori di testa che continua a distinguere il buono dal maligno?
Dai non scherzare, lo sappiamo benissimo che è solo il figlio di un falegname e viene da una città sena alcun valore e significato. Anche i suoi parenti vorrebbero fermarlo, perché è chiaramente alterato, poco lucido e andrebbe ricoverato al più presto.
Le autorità hanno un’altra opinione e credono invece che agisca direttamente per conto del signore delle mosche: caccia gli altri demoni, perché è preda del demonio.
In un caso o nell’altro il risultato non cambia la prospettiva di chi può godere dell’assenza di fede o della confusione nell’identificare il bene e il male.
Se il bene è come il male, perché non scegliere quello che risulta più conveniente?
Se il bene non può essere distinto dal male quello che conta è la narrazione, è il racconto che può scegliere di volta in volta da che parte si trova il consenso e l’approvazione.
L’assenza di fede agevola il compito di chi spegne la voce dello Spirito e il caos rende difficile decodificare qualsiasi suo messaggio.
Belzebù non chiede di meglio e di più che questo “meraviglioso” tempo che riesce a credere a tutto meno che a Dio.
Smettere di aver paura dell’opinione altrui e riscoprire la distinzione tra bene e male è una scelta che si paga in prima persona e poco importa se espone all’irrisone e allo sberleffo.
Se davvero credi, impari a fartene una ragione e inizi a dare qualche dispiacere al signore delle mosche e ai suoi tanti adepti.
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