Sono lontano ed essere consapevole della mia distanza è buona cosa.
Quando sai che la meta è ancora strada da camminare, muovi i tuoi passi celermente e cerchi di avvicinarti quanto più è possibile.
La presunzione di esserti vicino è una forma diffusa di arroganza che neanche Tu puoi colmare.
È decisamente più salutare riconoscere il limite e lasciarti muovere in quella libertà che stupisce e meraviglia il piccolo, il semplice e il povero.
È certamente più opportuno lasciare che sia la Tua misericordia a colmare il vuoto che ci portiamo dentro.
È senza dubbio più conveniente permetterti di scardinare le nostre troppe certezze.
Più cresco e più mi accorgo che la Tua presenza abita con maggiore intensità il cuore di chi umilmente ti cerca e tenta di comprendere, là dove verrebbe spontaneo giudicare.
E quando sembri incredibilmente lontano, è allora che Ti riscopro così vicino e, non è mai un merito, ma un dono che concedi a chi sceglie la confessione della propria distanza.
|
|
|