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E se fosse oggi l’altro domani?
Se quel pensiero e quell’ispirazione che ti hanno toccato proprio adesso, scegliessero di provare a concretizzare subito quel che troppo spesso decide di essere trasferito a tempi migliori?
C’è tanta di quella luce anche oggi e se provo ad aprire gli occhi, forse, mi accorgo che la notte che mi porto dentro è una scelta comoda, un lamento riciclato da un’alba all’altra per evitare di considerare le mie responsabilità e per restare nella sicurezza dei panni dell’uomo di ieri.
C’è tanto di quel silenzio da ascoltare e mentre scelgo d’ingannarlo con le troppe chiacchiere, i luoghi comuni e un sottofondo televisivo, potrei spegnere quel che risuona intorno e provare ad accendermi.
Ci sono tanti di quei passi che potrebbero essere miei, tante di quelle impronte che aspettano solo di essere lasciate sul terreno e basterebbe spostarmi dal punto in cui sono per restituire al futuro la gioia e l’entusiasmo di realizzarsi.
E se fosse oggi l’altro domani?
Se fosse oggi quel giorno in cui provo a rispondere con immediatezza all’appello di chi ancora mi chiama per nome e vuole solo aiutarmi a scoprire il senso di quelle lettere che talvolta percepisco come vuote?
L’altro domani è l’oggi in cui Dio mi permette di giocare con una Parola differente, una Parola che si pronuncia e concretizza in uno stesso attimo, una Parola che si scopre e si svela un po’ alla volta e torna a sussurrare quel mistero che ti fa sentire vivo, presente e straordinariamente coinvolto.
L’altro domani è il momento in cui la conversione smette di essere una possibilità e diventa un tratto di strada che decidi di percorrere senza lasciarti trattenere dalla paura di perdere quel che hai o quello che sei.
Perché domani sarà davvero un altro giorno solo se avrai fatto pace con l’idea di provare a essere differente anche oggi.
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