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PROGRAMMAZIONE CINEMA NUOVO SPLENDOR 
11/2/09, 21:44
Programmazione dal 13 febbraio al 25 febbraio 2009





"IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON"
Regia David Ficher con Brad Pitt, Tilda Swinton e Cate Blanchett

genere: drammatico, romantico
durata h. 2,45

orari spettacoli:
feriali: spettacolo unico ore 21,00
sabato 18,50 - 22,00
domenica : 15,45 - 18,50 - 22,00

Benjamin Button nasce il giorno della fine della prima guerra mondiale, è un bimbo in fasce ma ha la salute di un novantenne: artrite, cataratta, sordità. Dovrebbe morire il giorno dopo e invece più passa il tempo più ringiovanisce. La sua è una vita al contrario che attraversa il Novecento americano sempre alla ricerca del primo e unico amore, una donna molto più emancipata, libera e in linea con il suo tempo di lui. L'unico momento in cui si potranno trovare sarà all'incrociarsi delle loro età: "Mi amerai ancora quando sarò vecchia?", chiede lei. "E tu mi amerai ancora quando avrò l'acne?" risponde lui.

Trailer
http://www.mymovies.it/trailer/?id=46888


Giovedì 12 febbraio per la rassegna verrà proiettato il film "THE BURNING PLAIN"




Un film di Guillermo Arriaga. Con Charlize Theron, Kim Basinger, Jennifer Lawrence, José María Yazpik, Joaquim de Almeida
Titolo originale The Burning Plain. Drammatico, durata 110 min. - USA 2008. - Medusa data uscita 07/11/2008.

Sylvia è la responsabile di un ristorante di lusso a Portland. È fredda e contenuta come l'ambiente che la circonda e percossa intimamente dalle onde di un mare in perenne tempesta. Mariana è una ragazzina che ha intrecciato una relazione con Santiago, dopo che un rogo si è portato via il padre di lui e la madre di lei, nella deserta pianura del New Messico. Maria è una bambina messicana che vive felice con il padre, fino a quando un incidente non cambia improvvisamente ogni cosa.
Trailer
http://www.mymovies.it/trailer/?id=56063


Rassegna curata da:




Cinema Nuovo Splendor
di Garetti Marie Christine & C. s.n.c.
Via C. Vassallo 2
14100 Asti
tel./fax 0141/538318



YES MAN - il film 
23/1/09, 12:42


Un film di Peyton Reed.
Con Jim Carrey, Zooey Deschanel, Bradley Cooper, John Michael Higgins, Rhys Darby.
Commedia, durata 102 min. - USA 2008

SITO UFFICIALE

Carl Allen è un uomo la cui vita si praticamente fermata— la sua parola d’ordine è “no” — ma arriva il momento in cui aderisce a un programma basato sul semplice impegno di dire sì a tutto e sempre.
Il potere del “sì”, una volta scatenato, inizia a trasformare la vita di Carl in modo straordinario e inaspettato, facendogli ottenere promozioni sul posto di lavoro e aprendo le porte a una nuova storia d’amore. Ma la sua disponibilità ad accogliere ogni opportunità può creare qualche difficoltà inaspettata.



Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Danny Wallace di cui feci una recensione tempo fa (CLICCA QUI), se vi recate al cinema pensando di ritrovarne la trasposizione rimarrete delusi.
Si tratta infatti di una storia che solo a tratti ha dei punti di contatto, con l’esperienza realmente vissuta dall’autore e narrata nel libro.
Detto questo il film è gradevole, bravi gli attori, certo fa un po’ impressione vedere che anche per Carrey gli anni passano.
Lo consiglio per passare una serata allegra che comunque dà qualche spunto di riflessione, è più difficile dire sempre “sì” o “no”?

GIUDIZIO
***

hermione

1 commento ( 1524 visite )

News dal cinema Nuovo Splendor (Asti)  
21/1/09, 20:54
Programmazione dal 23 gennaio al 4 febbraio 2009





" ITALIANS"
Regia di Giovanni Veronesi con C. Verdone, S. Castellitto e R. Scamarcio

genere: commedia
durata h. 1,55

orari spettacoli:
feriali: 20,10 - 22,30
sabato 17,50 - 20,10 - 22,30
domenica : 15,30 - 17,50 - 20,10 - 22,30

Vizi e virtù degli italiani all'estero, capaci di essere ridicoli ma anche geniali, vengono raccontati in due episodi. Le vicende di Castellitto-Scamarcio sono ambientate nei paesi arabi mentre Verdone agirà a San Pietroburgo.

Trailer
http://www.mymovies.it/trailer/?id=49562


venerdì 30 gennaio ANTEPRIMA NAZIONALE del film " TI AMERO' SEMPRE"





Un film di Philippe Claudel. Con Kristin Scott Thomas, Elsa Zylberstein, Serge Hazanavicius, Laurent Grevill, Frédéric Pierrot.
Titolo originale Il y a longtemps que je t'aime. Drammatico, durata 155 min. - Francia 2008. - Mikado data uscita 06/02/2009.

Sono 15 anni che Juliette non ha alcun contatto con la sua famiglia che l'ha ripudiata dopo la condanna per omicidio. Uscita finalmente di prigione viene ospitata dalla sorella minore Léa che vive a Nancy con il marito, le due bambine adottive e il suocero malato, e con la quale Juliette ha sempre avuto un rapporto molto bello. Il ritorno alla vita però non è facile, tutti le fanno domande sul suo passato e tentano di capire il perché di quel gesto orribile, ma Juliette ha costruito un muro troppo alto intorno a sé e niente sembra più scalfirla. L'affetto di sua sorella e delle sue nipotine la riporterà lentamente a contatto con la realtà e con un mondo che per troppo tempo è andato avanti benissimo anche senza di lei. Il dilemma rimane, come può una donna così dolce e premurosa aver commesso un reato così orribile?

Trailer
http://www.mymovies.it/trailer/?id=55837

Lunedì 26 gennaio per la rassegna verrà proiettato il film "UN BACIO ROMANTICO"




Un film di Wong Kar-wai. Con Norah Jones, Jude Law, David Strathairn, Natalie Portman, Rachel Weisz.
Titolo originale My Blueberry Nights. Sentimentale, durata 111 min. - Francia, Cina, Hong Kong 2007. - Bim data uscita 28/03/2008

Elizabeth rompe con un compagno con cui è stata a lungo e si confida con Jeremy, il proprietario di un caffè che se ne innamora. Ma la ragazza lascia New York per un viaggio le cui tappe sono scandite dalla ricerca di un lavoro, il desiderio di poter acquistare un'auto e il bisogno di curare le ferite interiori. Incontrerà storie di individui che la faranno crescere e la porteranno a uno sguardo nuovo sul mondo. Forse più libero o forse ancor più legato a qualcuno e quindi positivamente 'libero'.

Trailer
http://www.mymovies.it/trailer/?id=46876


Rassegna curata da:




Cinema Nuovo Splendor
di Garetti Marie Christine & C. s.n.c.
Via C. Vassallo 2
14100 Asti
tel./fax 0141/538318


3 commenti ( 2217 visite )

Imago Mortis 
21/1/09, 18:48




Cast: Alberto Amarilla, Álex Angulo, Francesco Carnelutti, Geraldine Chaplin, Oona Chaplin, Leticia Dolera, Jun Ichikawa, Lorenzo Pedrotti, Alberto Amarilla, Silvia De Santis, Kenji Kohashi

Regia: Stefano Bessoni

Nel 1600 uno scienziato e occultista di nome Fumagalli diede il nome di Thanatografia ad una nuova tecnica che consisteva nell’impressionare su una pellicola l’ultima immagine vista dagli occhi di un defunto un istante prima della sua morte.

Lo stesso rituale viene commesso ai giorni nostri in una prestigiosa scuola di cinematografia. Chi scopre il mistero, nascosto tra le mura della scuola, sono due giovani studenti: Bruno (Alberto Amarilla) e Arianna (Oona Chaplin). Il ragazzo è un aspirante regista, molto timido e introverso, orfano di entrambi i genitori che lavora di notte all’archivio scolastico per pagare la costosa retta della scuola; la ragazza, molto solare, è l’unica persona all’interno della scuola con cui Bruno ha un buon rapporto.

Ad interrompere la tranquillità scandita dagli esami di fine anno e dai diversi impegni scolastici sono le notti di Bruno, trascorse all’archivio, che mettono a dura prova la sua lucidità; infatti, il ragazzo comincia ad avere delle allucinazioni tra cui quella di un giovane insanguinato che sembra volerlo guidare nella scoperta di qualcosa. E’ con l’aiuto di Arianna che Bruno riesce a ricomporre le sconvolgenti verità riguardanti il vecchio istituto e gli strani personaggi che lo popolano.

Il regista del film è Stefano Bissoni che, attraverso l’escamotage della Thanatografia, ci presenta una straordinaria storia dal sapore gotico immersa in un’atmosfera sospesa e inquietante. A livello della costruzione scenica alcune scelte sembrano troppo prevedibili e spesso rallentano la tensione che si cerca di accumulare nello spettatore. Ci troviamo di fronte ad un racconto con l’anima del thriller e con una sorprendente originalità visiva che crea atmosfere che in un film italiano era da molto che non si vedevano.

Stefano Bessoni è un vero artista dell'immagine e in questo film, con molta raffinatezza, manipola spazi e tempi cinematografici trasmettendo magnifiche suggestioni con fotografia e suono.

Josephine

Dicono che è risorto - Un'indagine sul Sepolcro vuoto 
19/1/09, 22:24


Si tratta di un saggio che ha qualche anno, 8 dalla sua prima edizione, ma credo ancora attualissimo e di sicuro interesse.
Come tutti i libri di Messori, almeno quelli che ho letto io, anche questo si inizia a leggere con una curiosità dettata più dal titolo che dalle parole con cui esordisce nelle prime pagine.
E' un'attenta analisi di tutte le teorie che tendono a screditare il racconto della risurrezione di Gesù.
E' notevole come l'autore - pur servendosi fin troppo sovente di abbondanti citazioni, tanto da aver indotto alcuni critici ad affermare che è fin troppo facile scivere libri con i libri altrui - riesca con la ragione a dimostrare che l'evento della risurrezione non solo non è impossibile dal punto di vista storico, ma al contrario, tra tutte le tesi possibili, è la più credibile anche da chi non ammetta la fede, quando la ragione venga usata senza pregiudizi. Si invita a riflettere su vari argomenti.
Pietro, ad esempio quando è stato avvertito dalla Maddalena non le ha creduto, ha avuto bisogno di accertarsi egli stesso; Tommaso non ha creduto agli altri apostoli e solo quando ha visto e toccato ha creduto; eppure gli apostoli partono da questi racconti per dire alla gente "credete dunque, senza vedere". Se davvero queste persone fossero state degli impostori, avrebbero sicuramente scelto argomenti più convincenti per trasmettere la loro convinzione.
Si analizza anche la corrente che vorrebbe un Gesù morto molto vecchio in Kashmir, tolto semimorto dalla croce e rianimato con una pozione magica, del quale esisterebbe ancora la tomba visitabile da chiunque; teoria elaborata dal movimento settario islamico degli Ahmadis, e poi raccolta da Andreas Faber-Kaiser in un libro dal titolo "Gesù visse e morì in Kashmir". Si dimostra come anche questa stravagante teoria, pur ammettendo di partire da tabula rasa, si bruci da sola nella sua romanziera antistoricità, nata e cresciuta sulla bocca di vari "si dice, si dice che.." e, soprattutto mantenuta orgogliosamente vitale dalla presunta famiglia discendente di Gesù che ha i diritti economici sulle visite al monumento tombale.
Si calcolano con estrema precisione tutti i percorsi che erano percorribili nel giorno di sabato dal popolo ebreo, per poter scartare le varie ipotesi di inattendibilità storica dovuta al fatto che un ebreo non avrebbe potuto percorrere le distanze necessarie per andare al Calvario, o dal Tempio alla fortezza Antonia (residenza di Pilato). I duemila cubiti concessi, per un totale di poco più di un km. mettevano al sicuro nel rispetto della legge questi spostamenti, e per altro le guardie che si recavano al sepolcro, avrebbero pernottato lì, quindi sarebbero state responsabili della metà del percorso, ed il loro "lavoro" non era vietato nel giorno di sabato al pari di quello dei pastori che potevano pascolare le loro greggi.
Si riflette su quel "vide e credette" di Giovanni e aiutandosi con la traduzione offerta da Don Persili, che studiò per tutta la vita le varie traduzioni possibili di questi e alcuni altri versetti, si arriva a ipotizzare - pare che tale ipotesi oggi sia tenuta in seria considerazione in tutti gli ambienti teologici - che le "bende" che vide Giovanni altro non erano che le fasce che avvolgevano il telo sindonico floscio per la mancanza all'interno del cadavere, rimaste immobili, cioè non sciolte, e che il sudario sul volto fosse come inamidato conservando le forme, mancanti ora, del viso che prima avvolgeva. Insomma tutto rimasto immobile in una posizione che non sarebbe stata possibile se un cadavere da lì fosse uscito, e non semplicemente scomparso; ogni movimento avrebbe rimosso la situazione precedente alterandone la posizione delle bende e del sudario. Ecco come il "vide e credette" diventa spiegato e comprensibile.
Tutto il libro, tende a dimostrare, che la risurrezione di Gesù non ha soltanto valore simbolico e di fede (come purtroppo a volte viene sostenuto anche in ambienti cattolici), ma anche valore storico ed è esattamente questo che gli apostoli testimoniavano, non certo un midrash (racconto edificante a valore simbolico) che tende ad identificare la risurrezione con "lo spirito di Gesù, il messaggio di Gesù sono eterni e immortali", ma uno "scandaloso" Gesù risorto in carne ed ossa.
"Guarda le mie mani" come il progetto discografico di Claudia Koll con Famiglia Cristiana

Recensione a cura di Ruè
2 commenti ( 1196 visite )


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