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Asti Musica 2007 - Ladri di carrozzelle 
19/7/07, 20:20
Venerdì 20 Luglio 2007 - Piazza Cattedrale Asti



Estate 1989 in vacanza in un villaggio turistico alcuni ragazzi scoprono la comune passione per la musica e tornati a Roma decidono di dare vita ad un gruppo musicale. La formazione iniziale presenta alcune particolarità:

Quasi tutti i fondatori sono affetti da distrofia muscolare, una malattia che debilita progressivamente i muscoli.
Un distrofico da solo non può suonare la batteria e questa viene divisa in quattro parti e suonata da quattro persone. Anche il basso che, come la batteria, non può essere suonato da un distrofico, viene sostituito inizialmente da una tastiera in seguito da una tastiera virtuale.

Nel corso degli anni la formazione si è arricchita di nuovi “ladri” e attualmente il gruppo al completo - formato da dieci musicisti - è l’espressione di un vasto piano la cui attività principale è quella concertistica, ma si estende e sconfina in attività collaterali,rientranti in un unico, ambizioso progetto: la diffusione di un immagine nuova e insolita delle diverse abilità, attraverso la musica.

Una formazione multiforme, che varia, si evolve, si spezzetta; così di volta in volta il numero dei musicisti può cambiare, ma il vero numero, i ladri di carrozzelle lo fanno sul palco, ogni volta che si esibiscono, dando il meglio di loro stessi, e divertendo, emozionando puntualmente la platea.

Realtà musicale unica i italia, quella dei Ladri di carrozzelle, non può essere definita semplicemente una “Rock Band”.

http://www.ladri.com/

Asti Musica 2007 - PAKAVA IT 
18/7/07, 21:58
Giovedì 19 Luglio 2007 - Piazza Cattedrale - Ingresso libero



Dopo il successo che li ha visti nei mesi di Dicembre e Gennaio impegnati in un lungo tour che ha toccato le più grandi città del nord Europa, ecco i Pakava’it per una serie di concerti che metteranno a ferro e fuoco le piazze italiane dal 18 al 29 Luglio.

Difficile inquadrare in un solo genere la musica di questo gruppo che per oltre due ore suona e balla senza un minuto di sosta, come sarà difficile resistere alla loro miscela “Balkan-Funk-Superground-Highspeed-Crossover”, come la definiscono loro stessi; il risultato sul palco è un inedito spettacolo che lascia letteralmente senza fiato.

La musica dei Pakava’it è un rutilante avvicendarsi di ritmi balcanici e funk in un continuo dialogo tra gli elementi del gruppo, tutti suonano tutto, ogni strumento passa di mano in mano fra evoluzioni che fanno assomigliare questa band più ad un circo che non ad un gruppo come normalmente ce lo si può immaginare.

Nati da un progetto di recupero di musicisti di strada ideato dal leader del gruppo - Galaktion Prudkovskij, sax alto - si esibiscono in formazioni che variano da 5 a 20 elementi, sui palchi dei grandi Festival come nelle piazze in versione acustica o nei piccoli caffè in chiave jazzistica, ma sia nel primo che nell’ultimo caso, passando per gradi intermedi, alla fine di ogni concerto sono pochi quelli che tra il pubblico sanno ancora dove si trovano.

Già con due uscite discografiche all’attivo prodotte fra il 2002 e il 2005, sono impegnati da tutto il 2006 in una serie infinita di concerti che di tappa in tappa li ha condotti fino in Germania, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Svizzera, Austria e finalmente nel 2007 in Italia con disco e concerto.

Asti Musica 2007 - Tiromancino 
17/7/07, 21:38
Mercoledì 18 Luglio - Piazza Cattedrale - ingresso: 16 € + prev



I Tiromancino fondati da Federico Zampaglione nascono nel 1989 e durante gli anni 90 pubblicano quattro album: Tiromancino (1992), Insisto (1994), Alone alieno (1995), Rosa spinto (1997). Dischi improntati alla commistione tra forma canzone e ricerca di sonorità non convenzionali.

Nel marzo 2000 i Tiromancino debuttano su Virgin con il loro quinto album, La descrizione di un attimo, che grazie ad un inarrestabile passa-parola tra appassionati e addetti ai lavori e ad un’intensa attività live fa crescere in maniera esponenziale il seguito di pubblico e il consenso della critica. Da Strade, il singolo presentato a Sanremo 2000 e premiato con il secondo posto nella sezione “nuove proposte”, a La descrizione di un attimo, affascinante fusione di melodia, ritmo e intensità lirica, fino all’exploit di Due destini, brano poi inserito nella colonna sonora del film di Ferzan Ozpetek “Le fate ignoranti”, i Tiromancino vedono concretizzarsi molti dei loro obiettivi, sia sul piano commerciale sia su quello artistico. Ottengono riconoscimenti importanti, come l’invito dei Morcheeba a suonare in apertura del loro tour in Spagna e Portogallo e conquistano premi di rilievo, tra cui quello come miglior gruppo agli Italian Music Awards; i loro video si avvalgono del contributo di ospiti d’eccezione (Valerio Mastrandrea, Paola Cortellesi e lo stesso Ozpetek) e vengono premiati per l’inventiva e la qualità.

Nell’ottobre 2002 Tiromancino (ora intorno al nucelo Federico Zampaglione, Andrea Pesce, Luigi Pulcinelli) dà vita ad un nuovo lavoro, In continuo movimento.
Nel suo sesto album il gruppo ricerca ancora la fusione tra strumentazione tradizionale acustica e sonorità elettroniche, dando maggiore risalto alle chitarre e riservando un impegno particolare alla sperimentazione, che spazia da ritmiche “electro” a sonorità più psichedeliche. In continuo movimento è preceduto dal singolo Per me è importante, che conquista il primo posto in classifica e si attesta per tutto l’inverno 2002 tra i singoli di maggiore successo, grazie anche a un video innovativo che ne sottolinea l’atmosfera intimista e la delicatezza del testo. L’album non tarda a rivelare tutta la sua ricchezza d’idee e suggestioni e raggiunge i vertici delle classifiche di vendita, fino alla certificazione del doppio disco di platino.

Dopo 2 anni di silenzio, nell'ottobre 2004 i Tiromancino pubblicano Illusioni Parallele. Le 12 canzoni di Illusioni parallele sono prodotte da Federico Zampaglione, Andrea Pesce e Luigi Pulcinelli, che si sono avvalsi della collaborazione preziosa di Lorenzo Amurri. Tiromancino entra quindi in una nuova fase, in un nuovo territorio, facendo tesoro e portando saldamente con sé tutto quanto costituisce il migliore e più riuscito bagaglio artistico acquisito negli anni.
Il concetto su cui ruota l’album sono le illusioni inserite nella realtà di tutti i giorni. I testi evidenziano un immaginario più ampio, una ricerca non solo rivolta verso l’interiorità ma pure verso l’esterno, verso quello che avviene intorno a noi.
Fra le canzoni a tal proposito più esemplificative ci sono i singoli Amore impossibile, Imparare dal vento, e L’autostrada.

Il 2005 segna i dieci anni del gruppo, e i Tiromancino pubblicano una raccolta 95-05 che ripercorre la loro musica più rappresentativa. Nella raccolta ci sono alcuni inediti e vecchi brani risuonati e riarrangianti con la nuova formazione. Il primo singolo è Un tempo piccolo, brano registrato da Franco Califano nel 2004 per il suo album Non escludo il ritorno, qui ripreso e riarrangiato (con leggere modifiche al testo) dai Tiromancino. Il singolo viene subito apprezzato anche per il video, che vede lo stesso Federico Zampaglione sceneggiatore e regista. La pubblicazione di questi brani è stata accolta con grande favore e le vendite hanno riportato i Tiromancino ancora una volta al doppio disco di Platino.

Federico appena concluso l'album 95-05 si impegna in un nuovo progetto; concepisce infatti l'idea di un film, Nero bifamiliare, una commedia nera, ambientata ai nostri giorni, che mette a nudo problemi e difficoltà della convivenza con altre culture e, sopratutto, segnala il rischio di una paranoia montante di fronte a ciò che turba la nostra quotidianità. Dopo due anni di lavoro l'idea si concretizza, e nel 2007 diventa realtà. Naturalmente Federico non ha solo curato la sceneggiatura (insieme a Rudolph Gentile) e la regia, ma anche la sound-trak, contenuta in un CD che presenta nove canzoni inedite, tra cui L'alba di domani che da il titolo dell'album e manda comunque un messaggio di speranza e di apertura al nuovo.

http://www.tiromancino.com/

Barbara Cavaleri - Ivana Gatti e Gianni Maroccolo (Astimusica 2007) 
17/7/07, 20:25


Cercherò il disco per approfondire meglio la dimensione di questa artista che, dal vivo mi ha convinto solo in parte. A tratti mi è sembrato di sentire l'eco di alcune canzoni dei Madreblu ma, puoò essere stata solo un'impressione. Nonostante i pochi strumenti utilizzati, la pulizia del suono ha lasciato assai desiderare.

**

Discografia:
Ad un passo dal sogno



Analogo discorso per la seconda esibizione della serata che non ho retto sino alla fine perchè non ho idea di come e cosa sentisse il mixerista io, in tutta sincerità, non ne potevo più di ascoltare suoni confusi e a tratti del tutto caotici.
Un po' giogioneggia sulla falsariga di Antonella Ruggero, un po' si perde in sonorità fastidiose e in arrangiamenti che non sono in grado di capire e quindi rinuncio ad ogni giudizio. Lei dice che in Italia non siamo abituati a un repertorio di questo genere...sarà ma ci credo sino ad un certo punto.



Dell'era e Sinigaglia (Astimusica 2007)  
14/7/07, 17:28


Ancora una serata di buona musica e due proposte interessanti del panorama musicale Italiano. Con ogni probabilità nè Dell'era, nè Sinigaglia "bucano la radio"... in tempi come questi, non è così facile riuscire ad avere un numero adeguato di passaggi in radio per far conoscere le proprie canzoni se non si obbedisce a un insieme di regole assurde e decisamente dannose al pluralismo musicale.
Dell'era appare un po' dimesso, quasi rassegnato. Tenta di fare qualche battuta ma, il pubblico (non numerosissimo) è ancora un po' freddino. Il bassista degli Afterhours propone le sue canzoni ma, non regala troppe parole e non riesce a creare il giusto feeling con il pubblico. a volte gli artisti, dovrebbero pensare che non è così facile ascoltare una serie di brani che non sono così conosciuti. Unica eccezione "Ami lei o ami me", canzone che i passaggi in radio hanno reso abbastanza famosa.

***



Nella seconda parte della serata, Riccardo Sinigallia è riuscito a conquistare l'affetto e l'interesse dei presenti con una produzione che, ovviamente, ricorda molto quella dei Tiromancino ma, oserei dire che è anche meglio. Meno commerciale della più famosa band e meno contenuta in alcuni episodi che mettono bene in vista le risorse vocali di Sinigallia. "La descrizione di un attimo" è, a mio parere, più intensa e calda dell'incisione originale dei Tiromancino.
Due artisti che meritano attenzione e un posto meno "di nicchia" nel pop-rock italico.

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