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Asti Musica 2007 - PATTI SMITH  
11/7/07, 21:48
Giovedì 12 Luglio - Piazza Cattedrale - Ingresso:27 €/ 25 € in prevendita



A ventotto anni entrò nel mondo della musica, dapprima con timidi readings di poesia e suoni (con il chitarrista Lenny Kaye) poi con carbonari singoli di etichette indipendenti, infine con un album prodotto da John Cale. Horses del 1975 fece epoca: per la voce passionale e inebriata, per la visionaria qualità poetica (dylaniana, morrisoniana per certi versi) e per la sferza della musica, un nudo rock elettrico che qualcuno chiamò "punk", anche se quel termine avrebbe preso poi un'altra piega con l'avvento dei Sex Pistols e delle band britanniche.

Per quattro anni fino al 1979 Patti fu regina del rock più intelligente e nuovo, ammaliando i critici ma visitando anche le classifiche ("Because the Night", scritta con Bruce Springsteen) e riuscendo a mantenere credibilità nei passaggi più spericolati, come quando nelle note al quarto album, Wave, inserì una foto di Papa Luciani e la scritta "la musica è riconciliazione con Dio". Nel 1979 dopo un trionfale tour italiano, Patti Smith annunciò a sorpresa il suo ritiro dalle scene. Sposò Fred 'Sonic' Smith, chitarrista degli MC5 e per quasi un decennio fece la moglie, la mamma, nel guscio caldo della famiglia.

Nel 1988 pubblicò un disco gradevole ma sospeso a mezz'aria, Dream of Life, a cui seguirono altri anni di silenzio.

Negli anni Novanta il paesaggio cambia drasticamente. Patti perde il fidato pianista Richard Sohl e Robert Mapplethorpe, compagno della bohème giovanile, il fratello Tod e soprattutto il marito. Per uscire, per guarire da quel dolore, torna a fare musica e completa l'album che con Fred Smith da tempo progettava. Lo chiude nel 1996, con il nome di Gone Again, aggiungendo il nero del lutto e della desolazione ai colori squillanti del suo rock di battaglia.

Negli anni successivi continua con una produzione regolare e frequenti incursioni sui palcoscenici di tutto il mondo.

Le sue canzoni continuano ad essere cibo salvifico, voce forte per esorcizzare i dolori della vita e le follie del mondo: l'invasione cinese del Tibet, le morti dei maestri Ginsberg e Burroughs, il Vietnam, Madre Teresa e il mito di Ho Chi Minh, a cui Patti dedica il suo album del 2000, Gung Ho.

Il disco inedito più recente è Trampin' (2004), con una piccola apparizione della figlia Jessica.

Un disco dei suoi, passionale e diretto, con l'emozione di un brano come "Radio Baghdad", improvvisato in studio con il suo nuovo compagno Oliver Ray, immaginando una mamma irachena che canta una ninna nanna al figlio una notte, mentre cadono le bombe.

Infine, nel 2005, in occasione del trentesimo anniversario del suo primo album Horses, pubblica una versione nuova dell'album che comprende due cd: il primo è lo stesso di 30 anni fa rimasterizzato e il secondo è l'intero album suonato dal vivo alla Royal Festival Hall di Londra con una band rivista: oltre ai "soliti" Lenny Kaye, Jay Dee Daugherty e Tom Verlaine, Tony Shanahan prende il posto dello scomparso Richard Sohl al pianoforte e va sottolineata la presenza di Flea al basso. L'interpretazione è straordinaria, energica, sanguigna, geniale. Patti dimostra di vivere una seconda giovinezza e regala emozioni come solo lei sa fare.

Il 12 marzo 2007 Patti Smith è stata annoverata tra le celebrità della Rock and Roll Hall of Fame, mentre nel mese successivo ha pubblicato il nuovo album di cover, dal titolo Twelve, in cui si è riappropriata di 12 leggendarie canzoni tratte da repertori di mostri sacri quali Jimi Hendrix, Nirvana, Rolling Stones, Jefferson Airplane, Bob Dylan, Neil Young e Stevie Wonder.

http://www.pattismith.net/intro.html

Gioco Feedback - Il personaggio 
11/7/07, 20:02


A chi apparterrà mai questa bocca?

Vediamo chi ci arriva per primo ;-)
Aspetto sempre le vostre risposte nei commenti :-)

Papix
4 commenti ( 740 visite )

Soluzione Oggetto Misterioso n°1 
11/7/07, 15:43


E brava Hermione...era proprio uno schiaccianoci!
***

Tra poco il nuovo gioco online ;-)

Papix
2 commenti ( 311 visite )

Le melodie orecchiabili di Allevi (Astimusica 2007) 
11/7/07, 10:23


Simpatico e immediato, sia nelle melodie che nelle parole che rivolge al pubblico per presentare i brani di "Joy", il suo ultimo lavoro. Giovanni Allevi si presenta ad Asti con un curioso aneddoto relativo a un concorso vinto a Torino che aveva in "palio" proprio un concerto nella nostra città. Allevi, in quella circostanza dimenticò di leggere una lettera che lo invitava a contattare l'organizzazione di Astimusica: così, in pratica, perse l'occasione. Ieri sera invece, il concerto c'è stato e si è risolto nell'esecuzione dell'ultimo disco seguito fedelmente traccia dopo traccia. Solo un filo di voce e una venatura ironica nel raccontare il brano successivo che dimostra la sua capacità di vestire i panni del timido musicista e catturare applausi. Le melodie semplici, rivestite di grande tecnica creano un clima intimo che conquista il pubblico dalle prime note sino al secondo e ultimo bis.

***


2 commenti ( 1226 visite )

Asti Musica 2007 - Maria Pierantoni Giua & Momo 
10/7/07, 21:25
Mercoledì 11 Luglio - Piazza Cattedrale - Ingresso gratuito


“Giua è una cantautrice esordiente di Rapallo […] dotata di una voce raffinata e di una buona tecnica alla chitarra […] colpisce per l’innata eleganza, la sicurezza e il talento” (Tv Sorrisi e Canzoni, 16 agosto 2003)

Classe 1982, voce raffinata, penna originale, un talento indiscutibile e difficile da tenere a bada. È Giua (nome completo Maria Pierantoni Giua) che da giovanissima imbraccia la chitarra classica e comincia a studiare orientandosi verso i ritmi e le tonalità tipiche del mondo latino e mediterraneo, dalla musica brasiliana al fado portoghese, dalla canzone d’autore alla tradizione popolare italiana e straniera.

“Ha 23 anni, è di Rapallo, ha i capelli rossi, una voce che mette i brividi […] mescola la canzone d’autore di scuola, per così dire, genovese alla straziante melodia del fado portoghese. Si chiama Giua […] Coinvolge, emoziona, regala ‘momenti di essere’.” (L’Unità, 6 giugno 2005).

C’è un po’ di tutto questo nei testi e nelle melodie di Giua. Fondamentali nella sua formazione l’approfondimento dello studio della chitarra con Armando Corsi, musicista di primo piano nella scena musicale italiana, e gli stage di canto con Anna Sini. Il suo percorso l’ha portata ad imporsi velocemente all’attenzione della critica che nel 2003 le assegna il Premio “Voci e Volti nuovi” di Castrocaro. Primo di una serie di riconoscimenti, a Castrocaro fa seguito, lo stesso anno, il “Premio Lunezia” assegnatole per la categoria “Giovani talenti”. Nel 2004 è la volta invece del prestigioso “Premio Recanati” che si aggiudica con la canzone “Petali e mirto”.

“Una bella prova d’autore quella di Giua a Recanati, con una parte letteraria originale e misurata, unita a una interpretazione densa di pathos, fresca e disinvolta” (La Repubblica, 31 maggio 2004).

Il brano, pubblicato nella compilation internazionale “Italian Cafè” (Putumayo World Music), ha suscitato l’interesse dell’artista brasiliana Adriana Calcanhotto che lo ha proposto in una personale reinterpretazione nel suo ultimo tour. Sempre nel 2004 Giua si aggiudica la borsa di studio I.M.A.I.E. per la miglior interpretazione e si vede assegnare il “Premio Regione Liguria” ancora una volta nella categoria “Giovani talenti”. Il 2005 è l’anno della seconda edizione del Mantova Musica Festival alla quale partecipa aggiudicandosi il primo premio tra gli esordienti e una sempre maggior attenzione da parte di stampa e televisione. Nel 2007 Giua è stata una delle interpreti principali di uno spettacolo di Tonino Conte “Poeti vs Cantautori”, una produzione del “Teatro della Tosse”, polo culturale tra i più importanti di Genova, che ha inteso rivalutare l’importanza dei poeti liguri non solo nella storia della letteratura italiana ma anche come ispiratori del lavoro dei cantautori. Giua ha all’attivo già numerosissime esibizioni dal vivo in festival e rassegne in cui spesso è affiancata da un’altra grande musicista, la violoncellista Martina Marchiori (Fossati, Gaber, Nannini tra le sue collaborazioni) come dal poliedrico chitarrista Claudio Borghi, Giua da alcuni anni collabora, nella stesura dei testi, con Gianluca Martinelli (Mina, Vanoni e il teatro canzone di Carlo Fava) e Beppe Quirici, musicista e produttore tra i più importanti della canzone d’autore italiana. Il prodotto di questa collaborazione è confluito nel primo attesissimo album omonimo di Giua che, prodotto da Adele Di Palma e lo stesso Quirici, in licenza Camion Records e distribuzione Sony Bmg, esce l'8 giugno 2007. Parallelamente all’attività musicale, Maria coltiva un’altra passione, la pittura, la cui personale ricerca stilistica l’ha portata negli ultimi mesi ad esporre quadri in importanti mostre.
http://www.giua.it/


Il grande pubblico inizia a conoscere Momo per la sua partecipazione al Dopofestival di Sanremo 2007, condotto da Piero Chiambretti: la cantautrice aveva presentato una sua canzone per il Festival di Sanremo, che era stata scartata dalla commissione esaminatrice; Chiambretti e gli autori del Dopofestival però avevano deciso di farla esibire nel corso della trasmissione.
Fondanela, brano dal testo surreale, scritto insieme alla pianista Alessandra Celletti, rievoca sonorità orientali, e viene inoltre presentato con l'ausilio di un balletto; riscuote successo ed accende i riflettori su questa cantautrice, in realtà attiva dal 1996: il che le consente di ripresentare la canzone anche nelle due serate successive della trasmissione, e addirittura nel corso della serata finale del festival.
È appunto nel 1996 che Simona Cipollone, che si è trasferita da poco tempo a Roma per studiare Psicologia, scrive una canzone, intitolata Embè, che viene pubblicata in una compilation edita dalla Step Musique, una piccola etichetta di Pescara: con questo brano Momo arriva al secondo posto del festival "Vocidomani" (al primo posto si classifica Valerio Di Rocco). Anni dopo Momo conosce Simone Cristicchi che, colpito dal brano, vi apporta alcune modifiche, gli cambia il titolo e lo presenta al Festival di Sanremo del 2006, con il titolo Che bella gente: il brano si classificherà al secondo posto tra i Giovani.
Nel 2004 scrive le musiche per lo spettacolo teatrale Monologo al femminile, su testi di Marta Bucciarelli.
Dal 2001 Momo si esibisce in tutta Italia, accompagnata dal suo gruppo composto da Luca Venitucci (arrangiatore), Daniele Ercoli (contrabbasso e bombardino), Desirée Infascelli (fisarmonica e violino) e Federica Principi (pianoforte), con cui presenta le sue canzoni, spesso infarcite di umorismo e giochi di parole, come Buon governo, nella quale immagina un governo fatto dai personaggi dei fumetti, con zio Paperone ministro delle finanze e "Paperino che ha il dono dell'ubiquità: ora Qui, ora Quo, ora Qua".
Con il suo gruppo registra il primo album, intitolato Il giocoliere come uno dei brani contenuti, che viene pubblicato in tutta Italia dalla Sony/BMG il 30 marzo 2007 e che è prodotto dal cantautore americano Jono Manson.
Chiambretti la chiama poi come ospite fisso nella sua trasmissione Markette su La7.
http://www.momoart.it/


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