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Asti Musica 2007 - Maria Pierantoni Giua & Momo 
10/7/07, 21:25
Mercoledì 11 Luglio - Piazza Cattedrale - Ingresso gratuito


“Giua è una cantautrice esordiente di Rapallo […] dotata di una voce raffinata e di una buona tecnica alla chitarra […] colpisce per l’innata eleganza, la sicurezza e il talento” (Tv Sorrisi e Canzoni, 16 agosto 2003)

Classe 1982, voce raffinata, penna originale, un talento indiscutibile e difficile da tenere a bada. È Giua (nome completo Maria Pierantoni Giua) che da giovanissima imbraccia la chitarra classica e comincia a studiare orientandosi verso i ritmi e le tonalità tipiche del mondo latino e mediterraneo, dalla musica brasiliana al fado portoghese, dalla canzone d’autore alla tradizione popolare italiana e straniera.

“Ha 23 anni, è di Rapallo, ha i capelli rossi, una voce che mette i brividi […] mescola la canzone d’autore di scuola, per così dire, genovese alla straziante melodia del fado portoghese. Si chiama Giua […] Coinvolge, emoziona, regala ‘momenti di essere’.” (L’Unità, 6 giugno 2005).

C’è un po’ di tutto questo nei testi e nelle melodie di Giua. Fondamentali nella sua formazione l’approfondimento dello studio della chitarra con Armando Corsi, musicista di primo piano nella scena musicale italiana, e gli stage di canto con Anna Sini. Il suo percorso l’ha portata ad imporsi velocemente all’attenzione della critica che nel 2003 le assegna il Premio “Voci e Volti nuovi” di Castrocaro. Primo di una serie di riconoscimenti, a Castrocaro fa seguito, lo stesso anno, il “Premio Lunezia” assegnatole per la categoria “Giovani talenti”. Nel 2004 è la volta invece del prestigioso “Premio Recanati” che si aggiudica con la canzone “Petali e mirto”.

“Una bella prova d’autore quella di Giua a Recanati, con una parte letteraria originale e misurata, unita a una interpretazione densa di pathos, fresca e disinvolta” (La Repubblica, 31 maggio 2004).

Il brano, pubblicato nella compilation internazionale “Italian Cafè” (Putumayo World Music), ha suscitato l’interesse dell’artista brasiliana Adriana Calcanhotto che lo ha proposto in una personale reinterpretazione nel suo ultimo tour. Sempre nel 2004 Giua si aggiudica la borsa di studio I.M.A.I.E. per la miglior interpretazione e si vede assegnare il “Premio Regione Liguria” ancora una volta nella categoria “Giovani talenti”. Il 2005 è l’anno della seconda edizione del Mantova Musica Festival alla quale partecipa aggiudicandosi il primo premio tra gli esordienti e una sempre maggior attenzione da parte di stampa e televisione. Nel 2007 Giua è stata una delle interpreti principali di uno spettacolo di Tonino Conte “Poeti vs Cantautori”, una produzione del “Teatro della Tosse”, polo culturale tra i più importanti di Genova, che ha inteso rivalutare l’importanza dei poeti liguri non solo nella storia della letteratura italiana ma anche come ispiratori del lavoro dei cantautori. Giua ha all’attivo già numerosissime esibizioni dal vivo in festival e rassegne in cui spesso è affiancata da un’altra grande musicista, la violoncellista Martina Marchiori (Fossati, Gaber, Nannini tra le sue collaborazioni) come dal poliedrico chitarrista Claudio Borghi, Giua da alcuni anni collabora, nella stesura dei testi, con Gianluca Martinelli (Mina, Vanoni e il teatro canzone di Carlo Fava) e Beppe Quirici, musicista e produttore tra i più importanti della canzone d’autore italiana. Il prodotto di questa collaborazione è confluito nel primo attesissimo album omonimo di Giua che, prodotto da Adele Di Palma e lo stesso Quirici, in licenza Camion Records e distribuzione Sony Bmg, esce l'8 giugno 2007. Parallelamente all’attività musicale, Maria coltiva un’altra passione, la pittura, la cui personale ricerca stilistica l’ha portata negli ultimi mesi ad esporre quadri in importanti mostre.
http://www.giua.it/


Il grande pubblico inizia a conoscere Momo per la sua partecipazione al Dopofestival di Sanremo 2007, condotto da Piero Chiambretti: la cantautrice aveva presentato una sua canzone per il Festival di Sanremo, che era stata scartata dalla commissione esaminatrice; Chiambretti e gli autori del Dopofestival però avevano deciso di farla esibire nel corso della trasmissione.
Fondanela, brano dal testo surreale, scritto insieme alla pianista Alessandra Celletti, rievoca sonorità orientali, e viene inoltre presentato con l'ausilio di un balletto; riscuote successo ed accende i riflettori su questa cantautrice, in realtà attiva dal 1996: il che le consente di ripresentare la canzone anche nelle due serate successive della trasmissione, e addirittura nel corso della serata finale del festival.
È appunto nel 1996 che Simona Cipollone, che si è trasferita da poco tempo a Roma per studiare Psicologia, scrive una canzone, intitolata Embè, che viene pubblicata in una compilation edita dalla Step Musique, una piccola etichetta di Pescara: con questo brano Momo arriva al secondo posto del festival "Vocidomani" (al primo posto si classifica Valerio Di Rocco). Anni dopo Momo conosce Simone Cristicchi che, colpito dal brano, vi apporta alcune modifiche, gli cambia il titolo e lo presenta al Festival di Sanremo del 2006, con il titolo Che bella gente: il brano si classificherà al secondo posto tra i Giovani.
Nel 2004 scrive le musiche per lo spettacolo teatrale Monologo al femminile, su testi di Marta Bucciarelli.
Dal 2001 Momo si esibisce in tutta Italia, accompagnata dal suo gruppo composto da Luca Venitucci (arrangiatore), Daniele Ercoli (contrabbasso e bombardino), Desirée Infascelli (fisarmonica e violino) e Federica Principi (pianoforte), con cui presenta le sue canzoni, spesso infarcite di umorismo e giochi di parole, come Buon governo, nella quale immagina un governo fatto dai personaggi dei fumetti, con zio Paperone ministro delle finanze e "Paperino che ha il dono dell'ubiquità: ora Qui, ora Quo, ora Qua".
Con il suo gruppo registra il primo album, intitolato Il giocoliere come uno dei brani contenuti, che viene pubblicato in tutta Italia dalla Sony/BMG il 30 marzo 2007 e che è prodotto dal cantautore americano Jono Manson.
Chiambretti la chiama poi come ospite fisso nella sua trasmissione Markette su La7.
http://www.momoart.it/

Hasta Jazz Orchestra & Rudy Migliardi (Astimusica 2007)  
10/7/07, 09:45


Non è che capisca più di tanto di Jazz ma, ogni tanto, non è così male uscire dal giro consueto dei propri gusti ed entrare timidamente in spazi musicali che non appartengono alle proprie frequentazioni abituali.
Da Duke Ellington a Miles Davis passando per George Gerswin e molti altri di cui non ricordo il nome ma, è difficile tenere ferme le gambe quando il ritmo incalza e i fiati suonano la carica. Nella seconda parte il trombone di Rudy Migliardi prende il sopravvento e il pubblico applaude ripetutamente le impensabili evoluzioni e gli inusitati volteggi di chi usa il proprio strumento come una seconda pelle.
Piazza Cattedrale è indubbiamente più a suo agio col Jazz che non con il Rock e la serata scorre veloce e leggera.
****

Asti Musica 2007 - Giovanni Allevi 
9/7/07, 22:27
Martedì 10 Luglio 2007 - Piazza Cattedrale - 10€(8€ con prevendita)



Giovanni Allevi, compositore e pianista, rielabora la tradizione classica europea aprendola alle nuove tendenze pop e contemporanee. Si trova dunque a suo agio sia nei teatri che di fronte alle platee dei concerti rock.
Nato il 9 aprile del 1969 ad Ascoli Piceno, Giovanni Allevi è diplomato con il massimo dei voti in Pianoforte e in Composizione al Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
E' laureato, con Lode, in Filosofia, con la tesi “Il vuoto nella Fisica contemporanea”.
Ha pubblicato con l’etichetta Soleluna/ Universal i suoi primi due album per pianoforte solo: “13 dita” (1997) e “Composizioni” (2003) con i quali Allevi mostra la freschezza della sua invenzione musicale e l'attualità della sua produzione compositiva, riscuotendo ampi consensi di critica.
La musicista giapponese Nanae Mimura, propone alcuni brani di "13 Dita” alla Carnegie Hall di New York.

Dal giugno 2004 Giovanni Allevi inizia un tour internazionale dal palco dell'HKAPA Concert Hall di Hong Kong. E’ il segno di una crescita artistica inarrestabile al di là delle ristrette categorie musicali, che il 6 marzo 2005 lo porterà ad esibirsi sul palco del tempio mondiale del Jazz: il “Blue Note” di New York, dove registra due strepitosi sold-out.

A conferma dell’impegno intellettuale e della valenza culturale della sua figura artistica, viene invitato a tenere un seminario su “La Musica dei nostri giorni” all’Università di Pedagogia di Stoccarda, e sul rapporto tra Musica e Filosofia alla School of Philosophy di New York.

L’affermazione in campo internazionale come compositore arriva dal Baltimora Opera House (USA), per la rielaborazione dei recitativi della “Carmen” di Bizet, una delle opere liriche più amate e conosciute dal pubblico di tutto il mondo.
Ad aprile del 2005 Giovanni Allevi si esibisce al Teatro Politeama di Palermo, in una premiére della sua prima opera per pianoforte e orchestra “Foglie di Beslan”, con i 92 elementi dell’Orchestra Sinfonica Siciliana che gli ha commissionato la composizione.
Sempre nel 2005 riceve due importanti riconoscimenti: a Vienna è insignito dell’onoreficenza di “Bosendorfer Artist”, per la “valenza internazionale della sua espressione artistica”, e dalla sua terra di origine, il Premio “Recanati Forever per la Musica” per “l’eccellenza e la magia con cui accarezza i tasti del suo pianoforte”.
A maggio 2005 pubblica il suo terzo album per pianoforte solo: “NO CONCEPT”
(Bollettino/BMG Ricordi) presentato anche in Cina e New York e pubblicato in Italia, Germania e Corea.
Il brano “come sei veramente” tratto da questo album è stato scelto dal regista statunitense Spike Lee, come colonna sonora per un nuovo spot internazionale della BMW.
Nel 2006 Giovanni Allevi intraprende il NO CONCEPT TOUR (Cina, Usa, Nord Europa, Italia) che vede raccogliersi attorno al suo pianoforte una straordinaria partecipazione di pubblico.
Al termine della lunga tournèe internazionale registra "JOY" (Bollettino/BMG Ricordi), il suo quarto album di pianoforte solo.
La critica nazionale ed internazionale lo definiscono "il genio italiano del pianoforte", "il Mozart del 2000", decretando Giovanni Allevi portavoce nel mondo della nuova creatività musicale italiana.

http://www.giovanniallevi.it/

Stars in their eyes (Just Jack)  
8/7/07, 10:48


E' una canzone molto conosciuta e anche il testo non è male: ecco a voi la traduzione di Stars in their eyes di Just Jack...

Stelle Nei Loro Occhi

Si assicureranno che ti diverti
ti riempiranno di droghe e sostanze alcoliche
forse presenterai le notizie alla sera
e quando viaggerai tra i tuoi sogni
ti manterranno con i piedi per terra con ogni mezzo
e alla fine della notte soffocherai le tue grida
da quando sei diventato un vip
è come se i tuoi problemi siano aumentati
la tua paranoia distribuisce le aspersioni
sulle verità che conosci
e loro ti piazzeranno sotto i riflettori
e spereranno che farai tutto bene, o forse no
adesso perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
quindi perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
adesso perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
stelle nei loro occhi?
ricorda che loro hanno detto che gli avresti mostrato tutto
dà importanza alla crescita e non alla caduta
e adesso stai suonando in una galleria di negozi
tua madre e tuo padre non riescono a crederci
che tu sembri essere arrivato mentre
il resto di questi utenti stanno ridendo nelle loro maniche
da quando sei diventato un vip
è come se i tuoi problemi siano aumentati
la tua paranoia distribuisce le aspersioni
sulle verità che conosci
e adesso i tabloide usano il tuo volto
per documentare la tua caduta di stile
e poi ti diranno che è così che vanno le cose
è così che vanno le cose
adesso perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
è la stessa vecchia storia beh non l'hanno capito
e c'è una lunga strada da percorrere se parti
dal karaoke del cane e della papera
e dai sogni da ubriaco di sabato notte
adesso perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
è la stessa vecchia storia beh non l'hanno capito
e c'è una lunga strada da percorrere se parti
dalla routine di ballo della tua stanza da letto privata
e dai sogni da ubriaco di sabato notte
adesso perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
quindi perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
adesso perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
stelle nei loro occhi?
adesso perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
è la stessa vecchia storia beh non l'hanno capito
e c'è una lunga strada da percorrere se parti
dal karaoke del cane e della papera
e dai sogni da ubriaco di sabato notte
quando crescerò, diventerò famoso
dietro alla barriera di acciaio e l'ordine e lo splendore
cinque pollici e talloni continuano ad inginocchiarsi
nella profondità dell'immondizia
ognuno di loro è uno che spara cazzate
imbacuccati nel mantello del falso prestigio
pian piano si perdono nella telecamera
beh sono le orme degli stupidi d'oro
croste di diamanti sulle loro scarpette da ginnastica
ho così poco tempo per questi
rigore di morte per le bambole di Ken e Barbie
un paio di grandi ombre e un reggiseno push up
è una sorta di piccolo spazio tra la grondaia e le stelle
hai percorso una lunga strada dal posto in cui hai iniziato
quindi perchè vuoi andare lì e diventare insensibile?
benvenuto nel paese del ?
tu in versione integrale, il naso pulito,
ricoprendo la tua vescica, tanto più felice
ma adesso ti senti come Mick Jagger
adesso perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
è la stessa vecchia storia beh non l'hanno capito
e c'è una lunga strada da percorrere se parti
dal karaoke del cane e della papera
e dai sogni da ubriaco di sabato notte

adesso perchè vuoi andar lì a mettere stelle nei loro occhi?
è la stessa vecchia storia beh non l'hanno capito
e c'è una lunga strada da percorrere se parti
dalla routine di ballo della tua stanza da letto privata
e dai sogni da ubriaco di sabato notte

*****

Asti Musica 2007 - ISMAEL ISAACS + LES TOTEMS ZION BEAT  
7/7/07, 18:30
Domenica 8 Luglio - Piazza Cattedrale - Ingresso Gratuito



ISMAEL ISAACS
Per la prima volta in concerto in Italia
Dalla Costa D’Avorio uno dei maggiori esponenti dell’Afroreggae
Backing band LES TOTEMS ZION BEAT


Arriva dalla Costa D’Avorio uno degli artisti più apprezzati della scena reggae Africana, i suoi primi album risalgono agli inizi degli anni 90 ed ha lasciato il segno con alcune tracce indelebili.
E’ stato invitato in Italia dalla band afro/vicentina dei Les totem zion Beat e saranno proprio loro ad accompagnarlo nel tour italiano e ad aprire tutte le serate con il loro set di buon roots afro reggae. Già vincitori del 1° Italian Reggae Contest e con all’attivo due produzioni discografiche e numerosi concerti in giro per la penisola sono pronti a buttarsi in questa avventura e non perderanno l’occasione di affiancare il loro ottimo groove alla bella voce di Ismael Isaacs.Consigliato se il tuo reggae preferito è il conscius roots di Marley e i suoni e le liriche africane di Alpha Blondy o Lucky Dube

Biography
Issiaka Diakite aveva 15 anni quando Bob Marley morì nel 1981.E stato a suo dire un momento decisivo della sua vita. In quel momento ha deciso che il Reggae era musica africana.
Issiaka Diakite è cresciuto nella parte povera della città nel quartiere di Treichville, in Abidjan.
Musicalmente parlando, è stato fortemente influenzato da un musicista africano che faceva il reggae cantando in un idioma locale il Dioula, quel ragazzo era riuscito a diventar famoso si chiama, Seydou Kone, meglio conosciuto nel mondo come Alpha Blondy. Il giovane Issiaka ha inciso le sue prima canzoni con un gruppo di canatnti chiamato Les Freres Keita singing group Nel 1990 ha registrato il primo album da solista “Rahman” diventando così Ismael Isaacs, il successo è stato immediato e molti operatori culturali europei soprattutto Francesi hanno cominciato ad interessarsi a lui.
Chi ha creduto di più in lui è stato il suo manager/produttore Ibrahim Sylla. A seguire un’album ogni due anni circa nel 1993 "Taxi Jump" e nel 1997, "Treich Feeling". Il suo 4° disco si chiama Black System,(2000) come il suo primo è prodotto da Ibrahim Sylla. Molte volte le sue liriche sono intraducibili Ismael Isaac canta infatti in cinque idiomi diversi: Mandinka, Bambara, Malenke, Dioula e Francese.


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