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Week-end al cinema... 
8/6/07, 21:51


I Robinson, una famiglia spaziale

Un film di Stephen J. Anderson.
Genere Animazione, colore, 82 minuti. Produzione USA 2007.

In una notte buia e tempestosa, una donna incappucciata abbandona un fagotto davanti alla porta di un orfanotrofio e sparisce nella pioggia. Dodici anni dopo, il piccolo Lewis aspetta ancora che qualche coppia di buon cuore si decida ad adottarlo, ma ormai di possibili genitori ne ha visti tanti e tutti sono scappati a gambe levate di fronte al suo talento d'inventore, geniale e pasticcione. Quando sta per perdere le speranze, dopo che anche il suo ultimo prototipo –lo scanner mnemonico- pare averlo tradito, Lewis fa la conoscenza di Wilbur Robinson, un coetaneo apparso dal nulla, e vola con lui nel futuro a scoprire che tutto è ancora possibile: basta solo inventarlo!

Giudizio Critica: ***

CINEMA:
Cinelandia Multisala 5 - Asti
feriali ore 20.15, 22.35
sabato e domenica 15.20, 17.40, 20.15, 22.35



Ocean's 13

Un film di Steven Soderbergh. Con George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Al Pacino, Bernie Mac, Casey Affleck, Scott Caan, Elliott Gould, Shaobo Qin, Don Cheadle, Eddie Jemison, Andy Garcia, Carl Reiner, Ellen Barkin.
Genere Thriller, colore, 122 minuti. Produzione USA 2007.

Reuben Tishkoff, grande amico di Danny Ocean, è stato colpito da infarto a causa del tradimento operato da Willy Bank. Costui si vanta dei numerosi premi 5 Diamanti ottenuti dai suoi hotel e ora, che vuole aprire un nuovo casinò a Las Vegas, vuole esserne il controllore assoluto. Ocean richiama in servizio gli amici di sempre con, in più, un nemico che ora ha mutato campo: Terry Benedict. La vendetta comincia a mettersi in moto ma questa volta il fine non è l'arricchirsi (tranne che per Terry): è la difesa dell'amicizia.

Giudizio Critica: ***

CINEMA
Cinelandia Multisala 1 - Asti
feriali ore 20.10, 22.45
sabato e domenica 15.00, 17.35, 20.10, 22.45



Harsh Times - I giorni dell'odio

Un film di David Ayer. Con Christian Bale, Freddy Rodriguez, Eva Longoria, Chaka Forman, Tammy Trull, J. K. Simmons, Michael Monks, Samantha Esteban, Tania Verafield.
Genere Azione, colore, 119 minuti. Produzione USA 2005.

Jim Davis è un soldato delle truppe d'assalto congedato e decorato. Di ritorno dalla Guerra del Golfo è deciso a entrare in polizia e a sposare Marta, una giovane donna messicana in attesa che il suo principe yankee la conduca legittimamente negli States. A Los Angeles frequenta assiduamente il suo amico Mike, nullafacente in cerca di un lavoro, e con poca simpatia Sylvia, la sua bella fidanzata realizzata. La donna, che sogna Mike sistemato in un ufficio, non vede di buon occhio Jim, responsabile della condotta biasimevole del suo compagno. Bere, fumare (di tutto), fare a botte e fare sesso sono i loro passatempi preferiti su e giù per le strade di South Central. Ma gli orrori della guerra insinuano lampi di follia nella mente di Jim, che in una sola notte perderà la sua scommessa con l'amore, l'amicizia e la vita.

Giudizio Critica: ***

CINEMA
PATHE' LINGOTTO - Torino via Nizza 262 - telefono 011 6677856
14,30-15,30-17,15-18,10-20,00-21,00-22,35
- sabato anche 23,40 - domenica mattina 11,00
2 commenti ( 1197 visite )

Celine Dion: D'Elles  
8/6/07, 10:31


Nuovo album in lingua Francese per Celine Dion che rende omaggio alla donna scegliendo le parole di scrittrici Francesi e Quebecchesi tra cui Françoise Dorin, Marie Laberge e Janette Bertrand. La supervisione è affidata a Jean Jacques Goldman e le musiche appartengono a Jacques Veneruso, Erick Benzi, Gildas Arzel e Marc Duprè.
L'idea in sè è più che apprezzabile ma il risultato, sotto il profilo musicale, non aggiunge nulla di nuovo e memorabile alle sue produzioni precedenti.
Per chi è appassionato di Celine Dion è un disco imperdibile, perchè è proprio il genere di disco che un fan attende.
Il cd à disponibile in 3 versioni: cd standard, limited edition cd + dvd.

**

Titolo D'Elles
Artista Celine Dion
Etichetta Columbia
Prezzo € 21,50
N. dischi 1
Supporto CD Audio
Genere Pop e Rock Internazionale
Data uscita 1 giugno 2007

Brani

1. Et s'il n'en restait qu'une (Je serais celle-là)
2. Immensité
3. A cause
4. Je cherche l'ombre
5. Les paradis
6. La diva
7. Femme comme chacune
8. Si j'étais quelqu'un
9. Je ne suis pas celle
10. Le temps qui compte
11. Lettre de George Sand à Alfred De Musset
12. On s'est aimé à cause
13. Berceuse





I Giardini della Reggia di Venaria Reale 
7/6/07, 22:39


Domenica 10 giugno si inaugurano i Giardini della Reggia di Venaria Reale, una delle più significative citazioni dell’arte del giardino barocco internazionale del XVII e XVIII secolo. Dopo una straordinaria opera di recupero durata otto anni, i regali spazi verdi de La Venaria aprono le loro porte, proponendosi come meta culturale e polo turistico contemporaneo.

Sono stati recuperati e resi fruibili l’area della Grande Peschiera nel Parco Basso ripensato dagli interventi d’arte contemporanea del maestro Giuseppe Penone, gli insediamenti archeologici seicenteschi della Fontana dell’Ercole e del Tempio di Diana, gli spazi dei Giardini Inglese, dei Fiori e delle Rose e l’area dei boschetti.

Uno stretto connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee, il tutto incorniciato in una visione all’infinito che non ha riscontri analoghi fra i giardini storici italiani, per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi: sono i Giardini ritrovati de La Venaria Reale, ideale completamento dell’imponenza della Reggia, di cui anticipano l’inaugurazione prevista il prossimo autunno.

Dopo 2 secoli di utilizzo improprio ed abbandono totale, la rovina degli 80 ettari dell’area era tale da non consentire più neanche la possibilità di percepire i frammenti di quella che era stata la conformazione originale dei Giardini. Un complesso progetto di restauro da 25 milioni di euro, promosso e curato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e dalla Regione Piemonte, ha poi permesso un’operazione senza precedenti: la ricostruzione vera e propria di un paesaggio, con i suoi segni storici ma anche con una peculiare attenzione all’estetica ed alla fruizione moderna. I tracciati delle allee, i dislivelli, i terrapieni, i filari di alberate, le delimitazioni delle isole di verzura e dei boschetti sono stati ripristinati coerentemente con i segni rimasti visibili nel tempo e con la documentazione archivistica rintracciata, così come sono stati portati alla luce e salvaguardati i manufatti e gli arredi marmorei ancora presenti.

L’inaugurazione dei Giardini rappresentano un’importante tappa del progetto di recupero architettonico, artistico e paesaggistico dell’intero patrimonio de La Venaria Reale, un palcoscenico di storia, natura e cultura realizzato fra XVII e XVIII secolo in cui la maestosa architettura barocca della Reggia, gli stessi vasti Giardini, l’immenso Parco La Mandria e il suggestivo Borgo cittadino si integrano in una cornice di spazi di quasi un milione di metri quadrati.

Eccezionale per complessità e dimensioni, il Progetto "La Venaria Reale" dal 1997 rappresenta uno dei più rilevanti programmi di recupero e valorizzazione di un bene culturale in Europa, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Piemonte, con il sostegno dell’Unione Europea, in collaborazione con la Provincia di Torino, i Comuni di Torino, Venaria Reale e Druento, per un investimento finanziario di 200 milioni di euro.

L’apertura al pubblico dei Giardini de La Venaria offre opportunità molteplici per il turista appassionato del settore o per il semplice visitatore: passeggiate nei Giardini si potranno alternare a visite tematiche e ad attività didattiche programmate per gruppi organizzati, scuole e famiglie, senza tralasciare la possibilità di assistere ad eventi e spettacoli di vario tipo (concerti, danza, arte en plein air), il tutto concepito e presentato in un’ottica contemporanea che tiene conto del contesto e dell’identità specifica del luogo.

La presenza di nuove straordinarie opere d’arte realizzate da Giuseppe Penone è stata resa possibile anche grazie al contributo finanziario della Compagnia di San Paolo e la collaborazione tecnica del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea.

Un ricco programma di spettacoli ed iniziative seguirà inoltre per tutta l’estate l’evento dell’inaugurazione dei Giardini, che avverrà domenica 10 giugno con un grandioso concerto di Michael Nyman e dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sulla Peschiera del Parco Basso.

LINK:
Programma 10 Giugno:
http://www.lavenaria.it/eventi_spettaco ... 0-06.shtml
Mezzi speciali di trasporto:
http://www.comune.torino.it/gtt/avvisi/venaria.shtml

Buona gita!
Papix

Salviamo la Val di Noto - Raccolta firme 
7/6/07, 09:15


Riporto l'articolo scritto da Camilleri sul sito di Repubblica,
questo è il link per la firma dell'appello (in basso all'articolo)
http://www.repubblica.it/speciale/2007/ ... l_di_noto/

In difesa del Val di Noto
di ANDREA CAMILLERI

I milanesi come reagirebbero se dicessero loro che c’è un progetto avanzato di ricerche petrolifere proprio davanti al Duomo? Rifarebbero certo le cinque giornate.

E i veneziani, se venissero a sapere che vorrebbero cominciare a carotare a San Marco?

E i fiorentini, sopporterebbero le trivelle a Santa Croce?

I rispettivi abitanti che ne direbbero di scavi per la ricerca del petrolio a Roma tra i Fori imperiali e il Colosseo, a piazza Di Grado a Genova, sulle colline di Torino, a piazza delle Erbe, a piazza Grande, lungo le rive del Garda?

Non si sentirebbero offesi e scempiati nel più profondo del loro essere?
Ebbene, in Sicilia, e precisamente in una zona che è stata dichiarata dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”, il Val di Noto, dove il destino e la Storia hanno voluto radunare gli inestimabili, irrepetibili, immensi capolavori del tardo barocco, una società petrolifera americana, la “Panther Eureka”, è stata qualche anno fa autorizzata, dall’ex assessore all’industria della Regione Sicilia, a compiervi trivellazioni e prospezioni per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo. In caso positivo (positivo per la “Panther Eureka”, naturalmente) è già prevista la concessione per lo sfruttamento dell’eventuale giacimento.

In parole povere, questo significa distruggere, in un sol colpo e totalmente, paesaggio e storia, cultura e identità, bellezza e armonia, il meglio di noi insomma, a favore di una sordida manovra d’arricchimento di pochi spacciata come azione necessaria e indispensabile per tutti. E inoltre si darebbe un colpo mortale al rifiorente turismo, rendendo del tutto vane opere (come ad esempio l’aeroporto Pio La Torre di Comiso) e iniziative sorte in appoggio all’industria turistica, che in Sicilia è ancora tutta da sviluppare.

Poi l’inizio dei lavori è stato fermato, nel 2003, dal Governatore Cuffaro su proposta dell’allora assessore ai Beni Culturali Fabio Granata, di Alleanza nazionale, in prima fila in questa battaglia.

Ma è cominciato quel balletto tutto italiano fatto di ricorsi all’ineffabile Tar, rigetti, annullamenti, rinnovi, sospensioni temporanee, voti segreti, vizi di forma e via di questo passo ( ma anche di sotterranee manovre politiche che hanno sgombrato il campo dagli oppositori più impegnati).

E si sa purtroppo come in genere questi balletti vanno quasi sempre tristemente a concludersi da noi: con la vittoria dell’economicamente più forte a danno degli onesti, dei rispettosi dell’ambiente, di coloro che accettano le leggi. E i texani, dal punto di vista del denaro da spendere per ottenere i loro scopi, non scherzano.

Vogliamo, una volta tanto, ribaltare questo prevedibile risultato e far vincere lo sdegno, il rifiuto, la protesta, l’orrore (sì, l’orrore) di tutti, al di là delle personali idee politiche?

Per la nostra stessa dignità di italiani, adoperiamoci a che sia revocata in modo irreversibile quella contestata concessione e facciamo anche che sia per sempre resa impossibile ogni ulteriore iniziativa che possa in futuro violentare e distruggere, in ogni parte d’Italia, i nostri piccoli e splendidi paradisi. Nostri e non alienabili.
3 commenti ( 1159 visite )

Il gioco dell'impiccato (Imma Turbau) 
6/6/07, 15:31


Imma Turbau
Il gioco dell'impiccato
Castelvecchi
173 pagine - Euro 12

Un viaggio nell'adolescenza delle parole non dette e dei sentimenti più suggeriti che detti. Sandra, David e il gioco dell'impiccato come espediente per comunicare quello che sembra impossibile dire. Un amore possible e impossibile, una notte per ricostruire le ombre di un passato segnato dalla violenza, dal turbamento e dalla paura.
Il difficile passaggio all'età adulta quando il male bussa alla porta di casa propria in tenera età ma, anche la riscoperta della fiducia in qualcuno che sappia e possa rispondere alla domanda d'aiuto che spesso resta prigioniera di una voce che non c'è.


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