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I Giardini della Reggia di Venaria Reale 
7/6/07, 22:39


Domenica 10 giugno si inaugurano i Giardini della Reggia di Venaria Reale, una delle più significative citazioni dell’arte del giardino barocco internazionale del XVII e XVIII secolo. Dopo una straordinaria opera di recupero durata otto anni, i regali spazi verdi de La Venaria aprono le loro porte, proponendosi come meta culturale e polo turistico contemporaneo.

Sono stati recuperati e resi fruibili l’area della Grande Peschiera nel Parco Basso ripensato dagli interventi d’arte contemporanea del maestro Giuseppe Penone, gli insediamenti archeologici seicenteschi della Fontana dell’Ercole e del Tempio di Diana, gli spazi dei Giardini Inglese, dei Fiori e delle Rose e l’area dei boschetti.

Uno stretto connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee, il tutto incorniciato in una visione all’infinito che non ha riscontri analoghi fra i giardini storici italiani, per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi: sono i Giardini ritrovati de La Venaria Reale, ideale completamento dell’imponenza della Reggia, di cui anticipano l’inaugurazione prevista il prossimo autunno.

Dopo 2 secoli di utilizzo improprio ed abbandono totale, la rovina degli 80 ettari dell’area era tale da non consentire più neanche la possibilità di percepire i frammenti di quella che era stata la conformazione originale dei Giardini. Un complesso progetto di restauro da 25 milioni di euro, promosso e curato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e dalla Regione Piemonte, ha poi permesso un’operazione senza precedenti: la ricostruzione vera e propria di un paesaggio, con i suoi segni storici ma anche con una peculiare attenzione all’estetica ed alla fruizione moderna. I tracciati delle allee, i dislivelli, i terrapieni, i filari di alberate, le delimitazioni delle isole di verzura e dei boschetti sono stati ripristinati coerentemente con i segni rimasti visibili nel tempo e con la documentazione archivistica rintracciata, così come sono stati portati alla luce e salvaguardati i manufatti e gli arredi marmorei ancora presenti.

L’inaugurazione dei Giardini rappresentano un’importante tappa del progetto di recupero architettonico, artistico e paesaggistico dell’intero patrimonio de La Venaria Reale, un palcoscenico di storia, natura e cultura realizzato fra XVII e XVIII secolo in cui la maestosa architettura barocca della Reggia, gli stessi vasti Giardini, l’immenso Parco La Mandria e il suggestivo Borgo cittadino si integrano in una cornice di spazi di quasi un milione di metri quadrati.

Eccezionale per complessità e dimensioni, il Progetto "La Venaria Reale" dal 1997 rappresenta uno dei più rilevanti programmi di recupero e valorizzazione di un bene culturale in Europa, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Piemonte, con il sostegno dell’Unione Europea, in collaborazione con la Provincia di Torino, i Comuni di Torino, Venaria Reale e Druento, per un investimento finanziario di 200 milioni di euro.

L’apertura al pubblico dei Giardini de La Venaria offre opportunità molteplici per il turista appassionato del settore o per il semplice visitatore: passeggiate nei Giardini si potranno alternare a visite tematiche e ad attività didattiche programmate per gruppi organizzati, scuole e famiglie, senza tralasciare la possibilità di assistere ad eventi e spettacoli di vario tipo (concerti, danza, arte en plein air), il tutto concepito e presentato in un’ottica contemporanea che tiene conto del contesto e dell’identità specifica del luogo.

La presenza di nuove straordinarie opere d’arte realizzate da Giuseppe Penone è stata resa possibile anche grazie al contributo finanziario della Compagnia di San Paolo e la collaborazione tecnica del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea.

Un ricco programma di spettacoli ed iniziative seguirà inoltre per tutta l’estate l’evento dell’inaugurazione dei Giardini, che avverrà domenica 10 giugno con un grandioso concerto di Michael Nyman e dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sulla Peschiera del Parco Basso.

LINK:
Programma 10 Giugno:
http://www.lavenaria.it/eventi_spettaco ... 0-06.shtml
Mezzi speciali di trasporto:
http://www.comune.torino.it/gtt/avvisi/venaria.shtml

Buona gita!
Papix

Salviamo la Val di Noto - Raccolta firme 
7/6/07, 09:15


Riporto l'articolo scritto da Camilleri sul sito di Repubblica,
questo è il link per la firma dell'appello (in basso all'articolo)
http://www.repubblica.it/speciale/2007/ ... l_di_noto/

In difesa del Val di Noto
di ANDREA CAMILLERI

I milanesi come reagirebbero se dicessero loro che c’è un progetto avanzato di ricerche petrolifere proprio davanti al Duomo? Rifarebbero certo le cinque giornate.

E i veneziani, se venissero a sapere che vorrebbero cominciare a carotare a San Marco?

E i fiorentini, sopporterebbero le trivelle a Santa Croce?

I rispettivi abitanti che ne direbbero di scavi per la ricerca del petrolio a Roma tra i Fori imperiali e il Colosseo, a piazza Di Grado a Genova, sulle colline di Torino, a piazza delle Erbe, a piazza Grande, lungo le rive del Garda?

Non si sentirebbero offesi e scempiati nel più profondo del loro essere?
Ebbene, in Sicilia, e precisamente in una zona che è stata dichiarata dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”, il Val di Noto, dove il destino e la Storia hanno voluto radunare gli inestimabili, irrepetibili, immensi capolavori del tardo barocco, una società petrolifera americana, la “Panther Eureka”, è stata qualche anno fa autorizzata, dall’ex assessore all’industria della Regione Sicilia, a compiervi trivellazioni e prospezioni per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo. In caso positivo (positivo per la “Panther Eureka”, naturalmente) è già prevista la concessione per lo sfruttamento dell’eventuale giacimento.

In parole povere, questo significa distruggere, in un sol colpo e totalmente, paesaggio e storia, cultura e identità, bellezza e armonia, il meglio di noi insomma, a favore di una sordida manovra d’arricchimento di pochi spacciata come azione necessaria e indispensabile per tutti. E inoltre si darebbe un colpo mortale al rifiorente turismo, rendendo del tutto vane opere (come ad esempio l’aeroporto Pio La Torre di Comiso) e iniziative sorte in appoggio all’industria turistica, che in Sicilia è ancora tutta da sviluppare.

Poi l’inizio dei lavori è stato fermato, nel 2003, dal Governatore Cuffaro su proposta dell’allora assessore ai Beni Culturali Fabio Granata, di Alleanza nazionale, in prima fila in questa battaglia.

Ma è cominciato quel balletto tutto italiano fatto di ricorsi all’ineffabile Tar, rigetti, annullamenti, rinnovi, sospensioni temporanee, voti segreti, vizi di forma e via di questo passo ( ma anche di sotterranee manovre politiche che hanno sgombrato il campo dagli oppositori più impegnati).

E si sa purtroppo come in genere questi balletti vanno quasi sempre tristemente a concludersi da noi: con la vittoria dell’economicamente più forte a danno degli onesti, dei rispettosi dell’ambiente, di coloro che accettano le leggi. E i texani, dal punto di vista del denaro da spendere per ottenere i loro scopi, non scherzano.

Vogliamo, una volta tanto, ribaltare questo prevedibile risultato e far vincere lo sdegno, il rifiuto, la protesta, l’orrore (sì, l’orrore) di tutti, al di là delle personali idee politiche?

Per la nostra stessa dignità di italiani, adoperiamoci a che sia revocata in modo irreversibile quella contestata concessione e facciamo anche che sia per sempre resa impossibile ogni ulteriore iniziativa che possa in futuro violentare e distruggere, in ogni parte d’Italia, i nostri piccoli e splendidi paradisi. Nostri e non alienabili.
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Il gioco dell'impiccato (Imma Turbau) 
6/6/07, 15:31


Imma Turbau
Il gioco dell'impiccato
Castelvecchi
173 pagine - Euro 12

Un viaggio nell'adolescenza delle parole non dette e dei sentimenti più suggeriti che detti. Sandra, David e il gioco dell'impiccato come espediente per comunicare quello che sembra impossibile dire. Un amore possible e impossibile, una notte per ricostruire le ombre di un passato segnato dalla violenza, dal turbamento e dalla paura.
Il difficile passaggio all'età adulta quando il male bussa alla porta di casa propria in tenera età ma, anche la riscoperta della fiducia in qualcuno che sappia e possa rispondere alla domanda d'aiuto che spesso resta prigioniera di una voce che non c'è.

ASTI MUSICA 2007 
6/6/07, 12:46


DAL 6 AL 22 LUGLIO LA 12^ EDIZIONE

Venerdi 6 luglio prende il via la 12^ edizione di ASTIMUSICA, il festival musicale che si svolge nella suggestiva cornice della Piazza della Cattedrale di Asti fino al 22 luglio.

Il festival, di cui è direttore artistico Massimo Cotto (organizzato dal Comune di Asti con il patrocinio della Regione Piemonte), propone anche quest'anno un grande cast .

Tra i vari appuntamenti, c'è grande attesa per la "sacerdotessa del rock" Patti Smith, per il ritorno in città di Daniele Silvestri dopo la "Paranza" sanremese, per le evoluzioni al pianoforte di Giovanni Allevi che hanno già impressionato mezzo mondo, per le splendide canzoni dei Tiromancino, per la storia degli Intillimani.

C'è anche molta curiosità per Massimo Ranieri con la sua orchestra di 27 donne, per l'ilarità di Momo, per le storie di Giovanni Lindo Ferretti, per il grande cantautorato di Riccardo Sinigallia, per il rock del pluripremiato "ragazzo di casa" Marco Notari, per la musica monnezza di re junk Capone coi suoi BungtBangt.

Ecco il calendario definitivo della dodicesima edizione di ASTIMUSICA:

6 LUGLIO DANIELE SILVESTRI
7 LUGLIO ISMAEL ISAAC & LES TOTEM ZION
8 LUGLIO BUNGT BANGT
9 LUGLIO HASTA JAZZ E PIERO COTTO
10 LUGLIO GIOVANNI ALLEVI
11 LUGLIO MOMO
12 LUGLIO PATTI SMITH
13 LUGLIo RICCARDO SINIGALLIA/ROBERTO DELL'ERA
14 LUGLIO MASSIMO RANIERI
15 LUGLIO MARCO NOTARI & MADAM/NIELSA
16 LUGLIO in definizione
17 LUGLIO GIOVANNI LINDO FERRETTI
18 LUGLIO TIROMANCINO
19 LUGLIO INTILLIMANI
20 LUGLIO in definizione
21 LUGLIO LADRI DI CARROZZELLE
22 LUGLIO SPETTACOLO DI DANZA
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Youth Group: Casino Twliight Dogs 
6/6/07, 10:09


Un disco sostanzialmente inutile quello della band australiana che sciroppa fiumi di rock melodico già ascoltato in tutte le salse. La cover di Forever Young, ottima per la colonna sonora di O.C. ma, miseramente costruita sullo schema di "With or without you" degli U2 è una buona carta per incrementare le vendite. Tanta banalità, piacevole in qualche episodio (Dead Zoo, Under The Underbass, Sorry), del tutto fastidiosa in tutto il resto del disco.

*

1. On A String
2. Sorry
3. Catching & Killing
4. Dead Zoo
5. Under The Underpass
6. Sicily
7. Daisychains
8. Forever Young
9. Start Today Tomorrow
10. Destruction Of Laurel Canyon
11. TJ
12. Christmas Windows



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