5/3/08, 22:06

A distanza di due anni da “La Malavita”, ritornano i Baustelle con “AMEN” un nuovo lavoro discografico, il quarto nella loro carriera artistica. Il disco, anticipato in radio dal primo singolo “CHARLIE FA SURF” e dal video in rotazione sulle principali emittenti televisive musicali, contiene 15 tracce, tra canzoni d'amore e riferimenti al contesto sociale in cui stiamo vivendo. Nel nuovo lavoro, realizzato con la produzione artistica di Carlo U. Rossi, sono presenti importanti ospiti tra i quali Sergio Carnevale (Bluvertigo), Francesca Genti, il musicista etiope Mulatu Astatke, Beatrice Antolini, il Maestro Alessandro Alessandroni, Beatrice Martini e altri.
La band si presenta dal vivo con una nuova formazione: insieme a Francesco Bianconi (voce, chitarra,tastiere), Rachele Bastreghi (voce,chitarra,tastiere) e Claudio Brasini (chitarra) saliranno sul palco anche Ettore Bianconi (tastiere), Nicola Manzan (violino, chitarra,tastiere), Alessandro Majorino (basso) e Sergio Carnevale (batteria).
Appuntamento Venerdì, 7 Marzo 2008 ore 21:00
Hiroshima Mon Amour
Torino (TO)
Posto Unico In Piedi: € 14,00
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5/3/08, 21:36

Inizia il cammino di Feedback verso la Cina!
Mancano infatti 155 giorni alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi che si terranno nel paese del Sol Levante e vi accompagneremo in questi giorni con dei post dedicati a questo grande avvenimento sportivo e non solo...
Dunque quelle che vedete nell'immagine sono le bambole della fortuna disegnate da Han Meilin. Ciascuna di esse ha come colore caratterizzante uno dei cinque colori dei cerchi olimpici e può essere associata a un elemento e ad un animale della cultura cinese. I loro nomi sono Beibei (azzurro, acqua, pesce), Jinjing (nero, metallo, panda), Huanhuan (rosso, fiamma olimpica, fuoco), Yingying (giallo, antilope tibetana, terra) e Nini (verde, rondine, legno). Le sillabe dei loro nomi unite formano la frase "Benvenuti a Pechino".
Eccovi l'elenco delle discipline presenti a queste Olimpiadi dall' 8 al 27 agosto 2008.
- Atletica
- Badminton
- Baseball
- Beach Volley
- Canoa
- Canottaggio
- Ciclismo
- Ginnastica
- Hockey
- Judo
- Lotta
- Nuoto
- Nuoto di Fondo
- Nuoto Sincronizzato
- Pallacanestro
- Pallamano
- Pallanuoto
- Pallavolo
- Pentathlon Moderno
- Pesi
- Pugilato
- Scherma
- Softball
- Sport Equestri
- Taekwondo
- Tennis
- Tennistavolo
- Tiro a Segno
- Tiro a Volo
- Tiro con l'Arco
- Triathlon
- Tuffi
- Vela
Nei prossimi post inizieremo ad analizzare le varie discipline e vedere quali sono gli atleti azzurri che parteciperanno...ovviamente i commenti son graditissimi!
Papix
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4/3/08, 20:21

E dopo lo schiaffo ecco la carezza per Google, è stato attivato infatti Google Transit. Questo servizio si avvale di Google Maps fornendo agli utenti indicazioni su come pianificare un tragitto utilizzando i mezzi pubblici. Lanciato in Italia come primo Paese europeo vede già coinvolte la Provincia di Firenze e il vicino Comune di Torino (non sarebbe male anche per noi astigiani...) mentre in arrivo ci sono le città di Genova e Venezia. Google dunque incentiva il cittadino ad inquinare di meno ed usufruire dei mezzi pubblici.
Con un semplice clic, il servizio segnala all’utente le tratte coperte, le fermate più vicine al punto di partenza e di destinazione, i tempi di percorrenza e persino gli orari di riferimento, direttamente sullo schermo.
Provare per credere!
Eccovi il link:
http://www.google.it/transit
Grande Google!
Papix
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3/3/08, 23:57

Se avete notato bene il 3 Marzo, Google ha messo la figura riportata qui sopra raffigurante Alexander Graham Bell ( nato il 3 Marzo del 1847 ) attribuendo a quest'ultimo l'invenzione del telefono senza ricordarsi che il congresso Usa nel 2002 aveva sancito che quest'ultima doveva essere attribuita invece all'italianissimo Antonio Meucci (di cui quest'anno ricorre il bicentenario.
Di seguito la storia di Meucci presa da Wikipedia:
Nato a San Frediano, quartiere popolare di Firenze, studiò all'Accademia di Belle Arti del capoluogo toscano lavorando in seguito come impiegato alla dogana e come tecnico di scena al Teatro della Pergola, dove conoscerà la futura moglie, Ester Mochi.
Coinvolto nei moti rivoluzionari del 1831, imprigionato a causa delle sue convinzioni politiche, Meucci è costretto a lasciare il Granducato di Toscana e ad emigrare a Cuba, dove nel 1835 accetta un lavoro al Teatro Tacon dell'Avana. Successivamente, quando il teatro va a fuoco e si ritrova senza lavoro, è costretto a lasciare Cuba e si dirige verso gli Stati Uniti, dove arriva nel 1850.
Giunto a New York, Meucci mette in piedi una fabbrica di candele (nella quale lavorerà anche Giuseppe Garibaldi) e attorno al 1854 costruisce il primo prototipo di telefono, allo scopo di poter mettere in comunicazione il suo ufficio con la camera da letto dove la moglie è costretta da una grave malattia. L'invenzione del telefono prende spunto da un sistema precedente, che aveva creato quando lavorava a teatro: si trattava di un sistema di tubi che trasportava il suono da una parte all'altra del palco, in modo da poter impartire le istruzioni agli operai dalla cabina di regia.
Purtroppo, con il passare del tempo, la fabbrica di candele fallisce e Meucci si trova improvvisamente in difficoltà finanziarie, ma nel frattempo continua a sviluppare la sua invenzione. Costretto a vivere con l'aiuto degli amici, non ha abbastanza soldi per brevettare il teletrofono (come lo aveva chiamato); riesce nel 1871 ad ottenere solo un brevetto temporaneo che va rinnovato di anno in anno al prezzo di 10 dollari (riuscirà a rinnovarlo solo fino al 1873). Prova a proporre la sua invenzione ad una compagnia telegrafica di New York, ma le potenzialità del telefono non vengono intuite. Il 7 marzo 1876 Alexander Graham Bell brevetta il "suo" telefono: Meucci gli intenterà causa, ma, ormai in bancarotta, ha persino problemi a comprarsi da mangiare. Nel 1887 la causa si conclude con la vittoria di Bell, sulla base del fatto che secondo il giudice, Meucci avrebbe inventato il telefono meccanico e Bell quello elettrico, che era oggetto del brevetto. L'11 giugno 2002 il Congresso degli Stati Uniti riconosce che il lavoro di Meucci nell'invenzione del telefono deve essere riconosciuto.
Per oltre un secolo, ad eccezione che in Italia, Bell è stato considerato l'inventore del telefono. Grazie al lavoro di ricerca di Basilio Catania, recepito dalla Federazione Italiana di Elettrotecnica tale certezza è stata messa in discussione a livello internazionale. L'11 giugno 2002 il congresso degli Stati Uniti, con la risoluzione 269, ha riconosciuto che se Meucci avesse avuto i soldi per pagare il caveat del 1871, Alexander Graham Bell non avrebbe potuto acquistare il brevetto; e che il lavoro di Antonio Meucci nell'invenzione del telefono deve essere riconosciuto. Nel 2005 la RAI ha prodotto una fiction che ritrae Antonio Meucci come l'inventore del telefono.
Google ha toppato!
Papix
2/3/08, 18:26





Papix
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