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Ti vivrò accanto 
4/5/09, 15:49


"Ti vivrò accanto" di massimo Del Papa, penna storica del mensile "Mucchio Selvaggio" è un libro assai pretenzioso in quel tentativo di analizzare tutte le canzoni di Renato Zero. Il limite di queste pagine, è tutto in una penna troppo morbida e poco critica. Alla fine della lettura, resta più la celebrazione del personaggio che non un'analisi capace di raccontare oltre alle luci, anche le ombre di una favola, talvolta, assai ripetitiva e noiosa.

Autore: Del Papa Massimo
Editore: Meridiano Zero
Genere: varia
Collana: Fuori collana
Pagine: 288
Data pubblicazione: 30 Apr 09

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Riunione di famiglia 
4/5/09, 15:35


Torna Thomas Vinterberg e abbandona le regole del Dogmna per cucire una commedia agrodolce che sostituisce il pugno nello stomaco di Festen con la carezza di un'ironia ruvida e surreale.
Ancora la Danimarca e ancora la famiglia ma i segreti da rivelare di fronte a uno medesimo banchetto, sono meno sconvolgenti e drammatici. La leggerezza della forma cinematografica accompagna lo sviluppo di una storia che conosce un lieto epilogo.
La balbuzie di Sebastien, il protagonista, ritrova una parola più sciolta e veloce, e anche il cinema di Winterberg, dopo due film decisamente brutti, torna a scorrere senza balbettare.

Titolo originale: En Man kommer hem
Nazione: Danimarca, Svezia
Anno: 2008
Genere: Commedia
Durata: 96'
Regia: Thomas Vinterberg
Sito ufficiale:

Cast: Brigitte Christensen, Morten Grunwald, Ulla Henningsen, Paw Henriksen, Thomas Bo Larsen, Oliver Møller-Knauer, Karen-Lise Mynster, Helene Reingaard Neumann
Produzione: Nimbus Film Productions
Distribuzione: Teodora Film
Data di uscita: Roma 2008
30 Aprile 2009 (cinema)

Trama:
In una piccola cittadina danese sono tutti in subbuglio: a giorni si celebreranno i 750 anni della nascita della città e il famoso cantante d'opera Karl Kristian Schmidt, nato e cresciuto lì, torna a casa per l'occasione. In un concitato clima d'operetta fervono i preparativi di tutti gli abitanti: tra i partecipanti c'è anche il giovane cuoco Sebastian, destinato a breve a convolare a nozze. A mettersi di traverso, tuttavia, è un'amica d'infanzia di cui il ragazzo si riscopre perdutamente innamorato. Ma un altro bruciante segreto, che lega Sebastian allo stesso Karl Kristian, sta per essere rivelato dopo tanti anni. E proprio durante la festa in onore del cantante... L'acclamato regista di Festen torna a raccontare un avvincente intrigo familiare, stavolta con i toni e il ritmo di una commedia degli equivoci, ricca di colpi di scena e interpretata da un cast perfetto.

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Solo un uomo 
4/5/09, 11:25


Nuovo singolo per Niccolò Fabi che conferma la raggiunta maturità autoriale e una profondità sempre più rara nel mondo della musica leggera Italiana. In attesa dell'album, non ci resta che ascoltare "Solo un uomo" per apprezzare la poetica dei versi. la musica e l'arrangiamento restano fedeli alla strada intrapresa negli ultimi suoi lavori.

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Solo un uomo - Niccolò Fabi

E’ solo un uomo quello di cui parlo
del suo interno come del suo intorno
di quando scivola su se stesso
di quando scrive come adesso
sulle sue guance il vento fresco
della vetta della conquista
sotto le unghie ha la terra
di quando striscia.

Le sue serate, le sue ferite,
le donne amate e poi dimenticate
dell’ambizione, della speranza
le ragnatele della sua stanza,
di quando ha paura di morire
e un orgasmo lo fa tremare
quando la vita non è poi così come appare.

E’ solo un uomo quello di cui parlo,
quando inciampa nella sua ombra,
quando cammina sull’acqua e non affonda.
E’ solo un uomo quello di cui canto,
di quando sbaglia e non si perdona
il furore e il disincanto
di quell’universo a forma di persona.

Parlo di quando sparo a suo fratello
o si inginocchia a un portafoglio
quando osserva l’infinito attraverso il suo ombelico
di quando sventola una bandiera
oggi si nasconde dietro per paura,
una menzogna è più cattiva nascosta dentro una preghiera.

E’ solo un uomo quello di cui parlo,
di una doccia dopo un tradimento,
del sorriso che ritorna dopo che ha pianto.

E’ solo un uomo quello di cui scrivo
la notte prima di un lungo viaggio
quando non sa se poi partire sia solo partire
o magari scappare.

E’ solo un uomo quello che mi commuove
che può decidere e salvare,
amare e abbandonare.

E’ solo un uomo ma lo voglio raccontare
perchè la gioia come il dolore
si deve conservare,
si deve trasformare.

Disastro a Hollywood 
28/4/09, 10:13


Piacevole commedia di Barry Levinson, con un Robert De Niro che abbandona l'idiozia delle ultime apparizioni e diventa protagonista di un film che non è certo un capolavoro, ma è tutto sommato godibile. Il cinema che punta il dito contro se stesso, lo fa senza ferirsi più di tanto e con l'alibi del Signor Marketing che tutto decide e tutto dispone. Si sorride, ma è del tutto assente il coraggio di graffiare realmente un'industria che di coraggio ne ha ben poco. Senza dimenticare che ci sono fior di attori e di registi, capaci di raccontare storie di tutto rispetto e ogni tanto, sanno anche dire di no ai quintali di pellicola inutile in circolazione. Voglio dire Signor De Niro: Si può scegliere tra "C'era una volta in America" e "Ti presento i miei"...mi pare.


Disastro a Hollywood

Titolo originale: What Just Happened?
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 112'
Regia: Barry Levinson
Sito ufficiale: www.whatjusthappenedfilm.com

Cast: Robert De Niro, Bruce Willis, Stanley Tucci, John Turturro, Sean Penn, Robin Wright Penn, Kristen Stewart, Julia Frisoli, Catherine Keener, Michael Wincott, Ari Barak, Moon Bloodgood
Produzione: 2929 Productions, Art Linson Productions, Tribeca Productions
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: Cannes 2008
17 Aprile 2009 (cinema)

Trama:
Nonostante Hollywood, abbia fatto la fortuna di molti personaggi, attori, registi, produttori e altri che lavorano nel mondo del cinema, gli ingranaggi che muovono questo grande carro cinematografico alcune volte rischiano di far sgretolare carriere, far cadere nell'oblio o costringere chi ci lavora a subire umiliazioni di ogni genere pur di rimanere in corsa e non perdere, come si suol dire, il "treno"... E' quello che cerca di evitare Ben (Robert De Niro), produttore cinematografico che in due settimane deve realizzare un film...


La Montagna Magica 
27/4/09, 18:59


Tornano le matite magiche di Jiro Taniguchi che raccontano e illustrano le pagine di un manga poetico e da leggere d'un fiato solo. Non ci sono robottoni, non c'è una società ipertecnologicizzata e non c'è traccia di violenza metropolitana.
Jiro Taniguchi sceglie ancora una volta la semplicità, la nostalgia e il magico paese dei bambini che tutto rende credibile e possibile. La natura, gli episodi della vita familiare, gli affetti più profondi: l'autore non ha bisogno di effetti speciali per raccontare un Giappone che diventa facile e accessibile anche per noi Europei. Rizzoli/Lizard pubblica questo volumetto arricchito da un'intervista con l'autore.

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