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Un matrimonio all'inglese 
13/1/09, 21:28




Un matrimonio all'inglese
(Easy Virtue)
Un film di Stephan Elliott. Con Jessica Biel, Colin Firth, Kristin Scott Thomas, Ben Barnes, Kimberley Nixon, Katherine Parkinson, Kris Marshall, Christian Brassington, Charlotte Riley, Jim McManus, Pip Torrens, Georgie Glen, Laurence Richardson. Genere Commedia, colore 96 minuti. - Produzione Gran Bretagna 2008. - Distribuzione Eagle Pictures - [Uscita nelle sale venerdì 9 gennaio 2009]


Una campagna inglese di età vittoriana, una pioggia di battute scoppiettanti e sarcastiche e più volte risate di gusto: è questo lo sfondo della commedia del regista Stephen Elliot, tornato alla regia dopo 10 anni di assenza, che adatta alla perfezione la commedia teatrale di Noel Coward, ambientata agli inizi degli anni 30.

Una simpatica commedia all’inglese che si sussegue tra scene caratterizzate dall’alternarsi di colori caldi scanditi dalle sfumature del rosso e colori freddi scanditi da quelli dell’azzuro invernale.

Due generazioni, due culture, la travalica opposizione tra suocera e nuora: Mrs Whittaker e l’americana Larita (Jessica Biel).Un suocero tenero e accomodante (Colin Firth), due figlie gelose e frustate…

La commedia ha inizio con una frizzante corsa in macchina che vede protagonisti l’affacinante Larita (di origini americane) e il giovane marito John (naturalmente inglese). Per i due giovani, tornati dall’estero e giunti nella rigida campagna inglese, popolata dalle singolari figure famiglia di John, inizia la scoppiettante avventura.

Larita incarna una concezione libera e disincantata del mondo, inconcepibile agli occhi della suocera, con la quale fin dall’inizio avrà un rapporto conflittuale pieno di dialoghi vivaci e dall’ironia sottile. Alle battute taglienti del film si aggiungono i grandi classici della musica del tempo (il jazz, il tango e il can can) e diverse canzoni contemporanee che rendono ancor di più gradevole la visione di un film peraltro breve.

Inizilmente la commedia può far ripescare nei menadri nella mente la versione in costume del film anglosassone “Ti presento i miei” ma Stephan Elliott sembra aver posto rimedio a questo grazie ad alcune trovate visive insolite ad esempio l’insistenza sull’uso di specchi e altre superfici riflettenti che possano spezzare la "convenzionalità" del resto del film.

Insomma una commedia di buon gusto che sarebbe un peccato perdersi.

Josephine


Papix 
13/1/09, 21:39
Un grazie enorme a Josephine per la sua bella recensione...
Anche a me il film ha divertito parecchio, una bella commedia all'inglese che fa notare quanto il cinema britannico sia molto piu' avanti del nostro..

*** il mio voto

dieffe 
14/1/09, 11:15
Finalmente una commedia scritta e girata con grande classe....
ma in Italia non c'è più nessuno che scriva commedie senza aver bisogno di inserti di gas intestinali per far ridere?

Commenti 

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